A Mosca Sogno di una notte di mezza estate, lo spettacolo del regista veneziano Alessio Nardin coi giovani allievi dell’Accademia Carlo Goldoni.

Successo unanime di critica e pubblico per il nuovo spettacolo del regista veneziano Alessio Nardin che col suo Sogno di una notte di mezza estate ha debuttato nei giorni scorsi al Teatro Nazionale Electro Stanislavsky di Mosca (Unione dei Teatri d’Europa), portando in scena i lavori e i cortometraggi realizzati in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e i giovani allievi del terzo anno dell’Accademia Carlo Goldoni.

Il lavoro ha colpito la platea moscovita per la sua cifra innovativa (musica elettronica contemporanea, video installazioni con sei schermi contemporanei) a partire da radici tradizionali (la tradizione della maschera e del teatro di situazione russo), tanto da convincere il Teatro Nazionale Electro Stanislavsky di Mosca a far entrare lo spettacolo nel repertorio del teatro durante tutta la stagione invernale fino al 2023. Alessio Nardin ha ideato e creato, per le video installazioni che fanno parte dello spettacolo (nella foresta), diversi super-cortometraggi realizzati a Venezia e Padova con gli allievi del terzo anno di specializzazione dell’Accademia Carlo Goldoni, nell’ambito delle attività di formazione del Modello TeSeO Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, frutto dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto. L’intervento del regista presso l’Accademia è stato caratterizzato da un lavoro pedagogico preparatorio con i giovani attori basato sul testo shakespeariano. Nella fase successiva sono stati realizzati i video con una tecnica di ripresa particolare che mostra una Venezia inusuale, priva di turisti, con una architettura tanto viva e meravigliosa da creare una foresta abitata da molti esseri.