Giovedì 20 giugno 2019 si è tenuta la trentaduesima edizione del Premio Una vita nella musica, prestigioso riconoscimento fondato da Bruno Tosi e destinato a valorizzare la carriera di alcune delle più autorevoli personalità della musica, da Arthur Rubinstein a Carlo Maria Giulini, da Claudio Abbado a Daniel Baremboim. All’albo d’oro della manifestazione si aggiunge quest’anno il Direttore Riccardo Chailly che, come indicato durante la consegna del premio da parte del Presidente del Comitato scientifico Mario Messinis, si è particolarmente distinto per il carattere delle sue interpretazioni del melodramma verista e pucciniano, con l’augurio che possa tornare presto sul palco del Teatro La Fenice. All’invito rivolto al Maestro Chailly si aggiunge anche il Sovrintendente Fortunato Ortombina che, dopo aver ricordato gli anni al Teatro alla Scala passati insieme, si augura di averlo presto a Venezia per un omaggio al compositore Bruno Maderna nell’imminente celebrazione del centenario previsto per il prossimo anno.

Per il Premio speciale Una vita nella musica giovani, giunto alla settima edizione, sono stati premiati la musicologa Benedetta Zucconi per la sua ricostruzione storica filtrata attraverso il fonografo, il Quartetto Adorno, che ha offerto alla manifestazione un momento musicale eseguendo Langsamer Satz di Anton Webern, e la compositrice Clara Iannotta.

Al Presidente si sono alternati sul palco i membri del comitato scientifico Oreste Bossini, Massimo Contiero, Andrea Estero, Gian Paolo Minardi, Giorgio Pestelli e Francesca Valente per attribuire ai vincitori i premi in Vetro di Murano, offerti dal Consorzio Promovetro, mentre a Riccardo Chailly è stata consegnata un’opera in vetro di Murano offerta da Seguso Vetri d’arte.