A Venezia con “The city” il teatro nero di Martin Crimp

Giovedì 7 marzo, alle ore 20.30, debutta, al Teatro Goldoni, The City di Martin Crimp, per la regia di Jacopo Gassmann. Scritto nel 2008, lo spunto di The City venne suggerito  a Crimp dalla lettura di due opere: L’uomo flessibile, libro in cui Richard Sennett racconta le difficoltà della classe media colpita dalla disoccupazione, e Il pomeriggio di uno scrittore di Peter Handke, di cui è protagonista un traduttore che non riesce a soddisfare la sua ambizione di essere un autore. Tradotto da Alessandra Serra, The City è al suo primo allestimento in lingua italiana. Ambientato in quello che potrebbe apparire come un normale interno borghese, lo spettacolo si apre su una vera e propria crisi di coppia, un impiegato e una traduttrice. Nell’interagire con gli altri personaggi i coniugi tradiscono la loro incapacità di ascoltare. Lentamente , quadro dopo quadro, il loro rapporto comincia a mostrare le prime crepe: i confini tra realismo e finzione vengono meno, i personaggi sembrano quasi scomparire nei loro dialoghi. “Influenzato da Beckett, Pinter e Mamet, il teatro di Crimp è caratterizzato da un’inquietudine e una crudeltà di fondo, spesso stemperate da una vena grottesca e surreale.  – dichiara Jacopo Gassmann –The City è uno dei suoi testi più rappresentativi: una commedia nera, inquieta, kafkiana, incentrata sul potere del linguaggio. Quella che era nata come una semplice tensione domestica si trasforma inesorabilmente in un delirio a due, attraverso cui si insinuano le minacce del mondo esterno“. Ne esce una commedia nera, kafkiana, incentrata sul potere del linguaggio.

Lo spettacolo, in carteche vede in scena Lucrezia Guidone, Christian La Rosa, Olga Rossi e Lea Lucioli, è prodotto da LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Teatro dell’Elfo, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa. Si replica venerdì 8 e sabato 9 alle 19 e domenica 10 marzo alle 16.