A Venezia sei formelle di Gianni Aricò esposte in maniera permanente nel Museo della Sacrestia a Santo Stefano

Domenica 23 aprile alle 11,30 nel Museo della Sacrestia della Chiesa di S. Stefano a Venezia una semplice cerimonia formalizzerà l’acquisizione da parte dello spazio espositivo della Parrocchia retta da don Luciano Barbaro di sei formelle di bronzo dello scultore Gianni Aricò, scomparso nel 2021, che aveva lo studio di fronte alla chiesa. In più di mezzo secolo di attività, l’artista ha realizzato più di mille opere tra sculture con l’impiego dei più diversi materiali, grandi complessi monumentali, grafiche e quadri, affinando la sua poetica attraverso il confronto con la classicità filtrata attraverso la lezione di Martini e Murer. Le formelle, donate dal Comitato costituito in memoria di don Mario Senigaglia, parroco di S. Stefano per 32 anni, che ha destinato a questa finalità elargizioni raccolte da amici e parrocchiani, raffigurano Crocifissione e Risurrezione di Cristo, Annunciazione, martirio di S.Stefano, S. Agostino e l’Arcangelo Gabriele.

Alle 10,30 sarà celebrata una Messa in cui sarà ricordato Don Mario Senigaglia

 

Venezia,15/11/2004. Gianni Aric˜, scultore, presso il suo studio. (archivio)
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già segretario dei cardinali, Urbani e Luciani, quest’ultimo diventato poi Papa Giovanni Paolo I°, che ha rivestito per oltre trent’anni importanti cariche, da direttore della Caritas Diocesana a presidente della Fondazione Opera S.Maria della Carità e dell’Istituto Ciliota, impegnandosi a fondo nel cercare di dare risposte adeguate alle pressanti richieste di servizi sociali e assistenziali che provenivano dalla popolazione di Venezia e Mestre . Fondò le prime comunità di tossicodipendenti e di ragazzi/e in difficoltà e disabili, diede vita alla Casa di Riposo S.Maria del Mare, prese in gestione a Venezia la Casa di Riposo di S.Lorenzo, costruì a Zelarino il Centro Servizi Nazareth.

Personalità poliedrica, valorizzava i beni artistici che aveva in uso e era in buoni rapporti con numerosi artisti.

Foto: (Andrea Pattaro – Vision)