Al Goldoni di Venezia “Tipi umani seduti al chiuso”, novità di Lucia Calamaro

Dopo il debutto in prima nazionale al Teatro Verdi di Padova, il nuovo lavoro di Lucia Calamaro, Tipi umani seduti al chiuso. Partitura sentimentale per biblioteche, è in cartellone al Teatro Goldoni di Venezia dal 16 al 19 novembre (recite il 16 alle 20,30, il 17 e 18 alle 19, il 19 alle 16). Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ateneo.

 Tipi umani seduti al chiuso. Partitura sentimentale per biblioteche, di cui Lucia Calamaro ha curato sia la drammaturgia che la regia, è una pièce ambientata in una piccola biblioteca di quartiere, capace di trasformarsi in tutte le biblioteche del passato, simbolo di tutte le biblioteche del mondo. Un luogo fatto di libri, ma anche di grande umanità. L’immaginario del personaggio femminile  Simona si riattiva solo e unicamente in biblioteche piccole . In quella che frequenta lavorano  tre bibliotecari, Riccardo, il nipote Cristiano e Lorenzo . Riccardo, sentimentale e buono senza scampo, ha un figlio in rivolta col mondo, un giovane sofferto e sfiduciato che ce l’ha su con tutto ma soprattutto con se stesso. Simona fa arrivare in questa  biblioteca-tinello di umori e stati d’animo mesti, lo straniero, Filippo, tipo strano in cerca di lavoro , curatore d’arte d’improbabili artisti conosciuti solo da lui. I personaggi vanno e vengono. Inesorabile li attraversa  <<L’impotenza di pensare l’impensabile. Di dire quello che non si è capito>>Protagonisti sul palcoscenico sono gli attori e le attrici del Teatro Stabile del Veneto Riccardo Goretti, Simona Senzacqua, Lorenzo Maragoni, Cristiano Moioli, Cristiano Parolin, Filippo Quezel e Susanna Re. Lo spettacolo, allestito nell’ambito del Progetto Te.Se.O Veneto  della Regione, proseguirà la sua tournée al Teatro Cristallo di Bolzano (20>21 nov), al Teatro Puccini di Merano (22>23 nov) al Teatro Forum Bressanone (24 nov), al Gobetti di Torino (28 nov>3 dic) e al Teatro Camploy di Verona (06 dic). Le scene sono di Alberto Nonnato, i costumi di Lauretta Salvagnin, le luci di Nicolò Pozzerle.