Quando Stevenson scrive Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, cui si ispira Il caso Jekyll di e con Sergio Rubini, in cartellone al Teatro Verdi di Padova dal 5 al 9 febbraio, Londra è una città povera, fumosa e pericolosa – l’ideale per lasciarsi contagiare dal noir e dal thriller. Ne Il caso Jekyll ci si svincola dallo “strano” e dal faustiano “andar contro le leggi divine” – temi di cui a prescindere è intrisa la materia – per dirigersi in un percorso investigativo, che accompagnerà lo spettatore negli inferi della natura umana, nel mistero e nel terrore di una true crime story. Il caso Jekyll vuole, quindi, spingere lo spettatore a confrontarsi con le ombre del proprio inconscio e a condividerle con gli altri, sfidando le norme sociali che vorrebbero reprimere ciò che è autentico.
Henry Jekyll, studioso della mente, approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale (il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura), decide di sperimentare su di sè le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde. Ma il dottore non mette in conto che il suo famigliare oscuro inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente. Fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato. A cadere vittima di Edward Hyde, oltre a tutte le figure chiave della vita del medico, sarà Jekyll stesso, che al culmine degli orrori collezionati dal suo doppio malvagio, sarà messo di fronte all’alternativa se continuare a tenere in vita Edward Hyde, o “disinnescarlo” anche a costo di ucciderlo.
Lo spettacolo è una co-produzione del Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Marche Teatro e il Teatro Stabile di Bolzano: Sergio Rubini nella doppia vista di regista e voce narrante racconterà le vicende interpretate da Daniele Russo (Henry Jekyll) assieme a Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri e Alessia Santalucia. L’adattamento è di Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini, le scene dello spettacolo sono di Gregorio Botta, i costumi di Chiara Aversano, mentre a curare le luci e il progetto sonoro saranno rispettivamente Salvatore Palladino e Alessio Foglia.
Venerdì 7 febbraio, alle ore 18.00, presso il Foyer del Teatro Verdi si terrà l’appuntamento di A scena aperta, l’incontro tra pubblico e interpreti. Lo spettacolo sarà in tournée sino ai primi di marzo, toccando diversi centri: Cortona, Figline Valdarno, Conegliano, Trieste, Rimini, Mantova e Carpi.
Teatro Verdi | Padova
Mer 5 febbraio ore 20.30
Gio 6 febbraio ore 19.00
Ven 7 febbraio ore 20.30
Sab 8 febbraio ore 20.30
Dom 9 febbraio ore 16.00