È un’edizione estremamente vasta e variegata quella del nuovo Veneto Jazz Festival, diretto da Giuseppe Mormile e in programma dal 30 giugno alla fine di luglio. La rassegna, infatti, comprende tre sezioni, ospitate in molte diverse sedi del territorio veneziano e veneto. Ma anche dal punto di vista delle proposte, si passa dalle immancabili sonorità jazz a incursioni nel mondo della musica leggera, della sperimentazione etnica e anche del teatro di prosa, rappresentato dalla nuova e attesa versione del Milione, quaderno veneziano di Marco Paolini, di scena il 7 luglio nel magnifico scenario di Villa Pisani a Strà. Sempre a Strà, che forma la prima costola della manifestazione, si esibirà un’autorità della canzone italiana come Paolo Conte (30 giugno), in uno dei due soli concerti previsti per festeggiare il traguardo degli ottant’anni, seguito dall’arte cantautoriale di Carmen Consoli (8 luglio) e dal cantante/autore italobritannico Jack Savoretti, che proprio al festival ha avuto la sua consacrazione di pubblico e critica.
Momento centrale, come sempre, è il Venezia Jazz Festival, che ha anche quest’anno come platea d’eccezione il Teatro La Fenice, nella cui Sala Grande – preceduto dal percussionista di Chicago Hamid Drake e dal vibrafonista Pasquale Mirra alle Sale Apollinee – il 19 luglio suonerà accompagnato dal pianoforte Yann Tiersen, presentando Eusa, un lavoro dedicato all’isola bretone di Ousseant, dove il compositore, celebre per la colonna sonora del Favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet (2001), risiede stabilmente. È un omaggio alla terra che l’ha accolto, e costituisce una sorta di ‘mappa sonora’ del luogo.
Impossibile dare conto, in poche righe, dei molti altri appuntamenti del Veneto Jazz Festival in cartellone. Vale la pena però accennare alla stratificazione spaziale degli eventi, che prevede il passaggio per molti luoghi simbolici della città d’acqua, compresi i locali che durante tutto l’anno propongono una programmazione musicale. Ma sono interessati anche Punta della Dogana, la Chiesa della Pietà, la Peggy Guggenheim, il Conservatorio Benedetto Marcello e infine il Teatro Goldoni, dove sarà protagonista il piano solo di Stefano Bollani (28 luglio). Sempre al Goldoni, il giorno dopo, è la volta del gruppo mongolo Huun-Huur-Tu, con il suo canto armonico accompagnato da strumenti tradizionali. All’Event Pavillon del Fontego dei Tedeschi, infine, si esibiranno in duo la cantante-violinista Omar Sosa e il pianista Yilian Cañizares, entrambi cubani, in un concerto dal forte sapore latino.
Terza e ultima tranche è il Venice Met Fest, festival della Città Metropolitana di Venezia, che si dipana in molte località e vede impegnate formazioni locali ed emergenti.
Per informazioni: www.venetojazz.com