È un piacere, per la sottoscritta, parlare dell’evento di cui scriverò a breve, così come è difficile cercare di redigere un articolo che si svincoli totalmente da qualsiasi soggettività.
Conosco Giovanni Morandini da molti anni: insieme abbiamo affrontato con coraggio il complicato periodo delle scuole superiori. Una stima reciproca, la nostra, che ci ha portati a continuare il nostro amichevole rapporto anche al di fuori dell’istruzione scolastica.
Lo ricordo chino sui libri che tanto ama: una passione, quella per la lettura e la scrittura, che ci ha inesorabilmente accomunati.
Il percorso di Giovanni non è stato del tutto lineare e, forse proprio per questo, è meritevole di attenzione: parlò per la prima volta della sua neurodiversità all’interno di un programma radiofonico di Radio3 nel 2017.
La sindrome di Asperger, per chi non lo sapesse, è una forma di autismo ad alto funzionamento, descritta per la prima volta da Hans Asperger.
La capacità straordinaria di Giovanni è stata quella di trasformare una difficoltà in un punto di forza. Ed è proprio all’interno di questo ammirevole percorso che si inserisce lo spettacolo teatrale del quale mi accingo a scrivere.
Il 29 maggio alle 20:30 andrà in scena a Venezia, presso l’auditorium Santa Margherita, la prima dello spettacolo teatrale.
Autore e attore protagonista è, come già scritto, Giovanni Morandini, ex studente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove si è laureato in filologia e letteratura italiana nel 2017.
Racconta Giovanni: «Sono un Asperger, la sindrome mi è stata diagnosticata all’età di diciannove anni, temevo quindi che alcune mie particolarità e certi miei comportamenti bizzarri e inusuali potessero suscitare sconcerto e creare incomprensioni all’interno di un ambiente lavorativo. Parlarne è stata la scelta giusta; non solo lo staff di Radio3 mi ha fornito tutto l’aiuto necessario ma Daria Corrias, conduttrice del programma di audio-documentari Tre soldi, mi ha proposto di realizzare, in collaborazione con il bravissimo regista Jonathan Zenti, un audio documentario, scritto e interpretato da me, sul mio stage, in cui avrei parlato della mia esperienza di stagista in una frenetica redazione in diretta, ma anche delle mie altre esperienze di vita e del mio modo di vedere il mondo e di approcciarmi agli altri. Il successo è andato al di là di ogni mia aspettativa: l’audiodoc Alias cronache dal pianeta Asperger è stato in vetta alle classifiche degli ascolti in Italia ed è stato tra i finalisti, dopo molti anni di assenza della RAI, al prestigioso concorso internazionale Prix Italia.»
Questo inaspettato successo ha spinto Giovanni a sviluppare l’idea scrivendo una sceneggiatura e traendone uno spettacolo teatrale, ora prodotto dalla Fucina Arti Performative dell’Università Ca’Foscari, con la regia di Elisabetta Brusa.
Dice ancora Giovanni:
«Tutto lo spettacolo è costellato di citazioni e omaggi cinefili, da Full Metal Jacket a Fantozzi, che oltre a mostrare uno degli “interessi speciali” del protagonista, esemplificano la difficoltà di molte persone autistiche ad affrontare il mondo reale coi suoi problemi e la tendenza a rifugiarsi in un altro, immaginario, dove possono trovare una serie di situazioni e immagini archetipiche attraverso le quali decifrare la complessità dell’esistenza.»
Quella cinematografica è però solo una delle metafore su cui si basa il testo; un’altra, quella letteraria, è rappresentata dall’incontro/scontro di due personaggi, il dottor Morandini e Alias, che rappresentano le due metà di una stessa persona, quella “Neuro Tipica”, precisa, studiosa, laboriosa e desiderosa di creare proficue relazioni sociali e quella “autistica”, tendente all’introversione e ai comportamenti socialmente inaccettabili.
Infine c’è la terza metafora, quella fantascientifica dell’extraterrestre: Alias/Dottor Morandini si interroga sulla propria essenza, cerca di capire, sottoponendosi a dei test, se appartiene all’umanità o a una specie aliena; questo espediente narrativo introduce il problema della solitudine degli Asperger, del loro senso di inadeguatezza e di estraneità rispetto alla maggioranza neuro tipica, della loro alienazione, che qui viene richiamata anche dal nome Alias».
L’idea è sembrata talmente convincente che la regista Elisabetta Brusa ha scelto Alias come testo su cui basare l’attività della Fucina Arti Performative dell’ateneo veneziano per il 2019.
- Autore e attore protagonista: Giovanni Morandini
- Drammaturgia e regia: Elisabetta Brusa
- Videoproiezioni: Paolo Mezzalira
- Musiche: Michele Cosi, Ludovico Einaudi
- In scena con Giovanni: i ragazzi della Fucina Arti Performative Ca’ Foscari, Luigi Ciriolo, Leonardo Mozzato, Francesca Visentin, Valentina Bellina , Giovanni Paladini
Mercoledì 29 maggio, ore 20.30
Auditorium Santa Margherita, Dorsoduro 3689 – Venezia
Ingresso gratuito
Per poter partecipare è richiesta la registrazione online su
www.unive.it/lemieprenotazioni > ALIAS Cronache dal pianeta Asperger
Per info: fucinafoscari@unive.it