Sino al 26 novembre 2023 la mostra Rivoluzione Vedova, ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9 – Museo del ‘900 sarà aperta al pubblico a Mestre al terzo piano del museo. Curata da Gabriella Belli e allestita dallo Studio Alvisi Kirimoto, la mostra apre un percorso inedito che sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica del Novecento. “Emilio Vedova mette in relazione l’Arte con il contesto. L’Universale con il contingente. – sottolinea il Presidente della Fondazione Vedova, Alfredo Bianchini – Il suo è stato un urlo di denuncia dei mali e delle ingiustizie umane: un urlo costante diretto a ignoti infiniti interlocutori e spettatori e verso ignoti infiniti mondi per cui si può ben dire che per lui non vi siano mai stati luoghi vicini e lontani perché la sua centralità non dipendeva e non dipende, non era condizionata e non è condizionata, dalla fisicità di un luogo bensì dalla intensità e dalla forza del suo messaggio”. 

Rivoluzione Vedova, la potente evocazione in questo titolo va intesa come cambiamento delle modalità di fare arte e come impegno civile nella cronaca quotidiana della storia. Per aprire questo nuovo filone di ricerca negli spazi di M9 è stato scelto Emilio Vedova (Venezia, 1919-2006), il più grande pittore del secondo dopoguerra veneziano che, proprio in questo territorio, ha lasciato segni tangibili della sua feconda eredità artistica. Un patrimonio di opere straordinarie, le sue, che non sono solo fatti d’arte ma anche inestimabili documenti della storia sociale e politica di quei cinque decenni a cui Vedova ha prestato voce e la potenza del segno inconfondibile e irreversibile della sua pittura. “Del resto – come sottolinea la curatrice, Gabriella Belli – ben pochi artisti italiani del Novecento hanno non solo eguagliato la potenza narrativa degli antichi Maestri come Vedova – è ben noto il suo amore per Tintoretto – ma sono stati simbolo altrettanto forte e riconoscibile di quella generazione nata nel primo dopo guerra che, negli anni ’40, nell’incombenza del secondo conflitto mondiale e subito dopo la resa, ha saputo guidare l’attenzione degli intellettuali e degli uomini di buona volontà verso una incondizionata presa d’atto delle atrocità delle dittature, fascismo, nazismo e stalinismo in primis, e che tutt’ora attraverso il loro straordinario lascito di opere, testimonianze documentali e il ricordo delle loro concrete battaglie di protesta per i diritti civili, per la pace, per la democrazia continuano a premere sulla coscienza collettiva”. La mostra racconterà con 130 opere, tra installazioni e opere a parete, il punto di vista di questo grande artista ed intellettuale, mettendoci a confronto, attraverso i suoi lavori, con i capitoli “caldi” della nostra storia recente, dalle macerie della Seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica internazionale che hanno sconquassato il mondo negli anni Sessanta e Settanta e ben oltre, fino alle soglie del Duemila. 

Informazioni utili

Orari di apertura: 10.00 – 18.00 mercoledì, giovedì, venerdì; 10.00 – 19.00 sabato, domenica

Prezzi: 

10 € intero

8 € ridotto – Residenti del Comune di Venezia, Mira, Spinea, Martellago, Scorzè, Mogliano Veneto, Marcon, Quarto d’Altino, Mirano; under 18; studenti under 26 (con Carta dello Studente o tesserino/libretto universitario); over 65; gruppi (minimo 10 persone); beneficiari di convenzioni in essere con Fondazioni, Musei, Ordini, Imprese, consultabili sul sito www.m9museum.it 

12 € open, valido fino al 31 dicembre dell’anno di acquisto

20 € ridotto Famiglia (2 adulti + 1 minore under 18; 2 € per ogni minore under 18 in aggiunta) – 5 € visite guidate (per persona; oltre al prezzo del biglietto)

Ingresso gratuito – Possessori di M9 Card; bambini under 6; 1 accompagnatore per ogni gruppo; persone con disabilità e accompagnatore; soci ICOM