L’angelo arriva accompagnato da un fascio di luce, il giglio nella mano sinistra, le dita della mano destra sospese in un gesto dal gusto bizantino. Gabriele indossa una movimentata veste porpora e dei calzari elaborati, ha le ali ancora aperte mentre sfiora con i piedi il pavimento. Davanti a lui l’altra protagonista del dipinto: la Vergine. Anche lei è di profilo, rispetto al vivace arcangelo si presenta immobile mentre apprende la notizia e la accoglie con le mani incrociate sul petto riflettendo sul futuro suo e del bambino. Tiziano Vecellio con questa famosa Annunciazione (donata nel 1557 alla Scuola Grande di San Rocco) ha creato una narrazione toccante e perfetta di un evento sacro.

Questa è l’opera attorno a cui la Fondazione Musei Civici di Venezia- in collaborazione con Fondazione Cini e Scuola Grande di San Rocco – ha creato la nuova esposizione ospitata al Centro Culturale Candiani di Mestre. La mostra “Attorno a Tiziano. L’annuncio e la luce verso il contemporaneo”, fa parte del programma Corto Circuito, una sorta di “viaggio temporale” che permette al visitatore di osservare un’opera del Cinquecento accanto a una creazione contemporanea. Quando la mostra aprirà al pubblico domani, gli spettatori potranno ammirare altarini dorati, disegni e incisioni, quadri di Rosalba Carriera e Garofalo vicino a opere di Lucio Fontana, Luigi Ontani, Gaetano Previati e Dan Flavin.

Come ha dichiarato oggi Gabriella Belli durante la conferenza stampa “attraverso queste mostre proponiamo delle chiavi di lettura, creiamo una sorta di empatia tra i quadri. Questa esposizione in particolare parla di una spiritualità, di una sacralità anche laica”. Appassionato l’intervento di Luca Massimo Barbero che esordisce con alcuni versi dal vangelo di Luca attorno appunto al tema dell’annunciazione. Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, parla del rapporto dell’arte contemporanea con il sacro, ricordando come spesso alcuni tagli di Fontana siano stati paragonati alle stigmate e il suo lavoro a una sorta di passione.

Del resto lo stesso tema dell’annunciazione ci porta a riflettere sulla fine, sulla morte e sulla resurrezione (perfetta coincidenza l’apertura della mostra poco prima di Pasqua). La luce che emanano le opere esposte è divina e al tempo stesso profana. Sempre Barbero riferendosi all’opera di Fontana Sole in Piazza San Marco del 1961 parla di una piazza che “si schianta di luce”, un’opera realizzata con acrilici mischiati al cotisso proveniente da Murano. Del resto la luce e l’oro rappresentano da secoli Venezia, Fontana stesso in una lettera scrive che “Venezia sarà sempre eterna perché si perde nella sua luce”.

L’amministrazione comunale è rappresentata in conferenza dal sindaco Luigi Brugnaro e dalla presidentessa della commissione cultura Giorgia Pea che dichiara nuovamente la volontà di creare una sinergia tra Mestre e Venezia per condividere l’immenso patrimonio del territorio. Il sindaco Brugnaro precisa che la Serenissima era uno stato di mare e di terra, dunque bisogna proseguire con questi eventi creati per tutto il pubblico di veneziani, cioè abitanti del centro storico e dell’area metropolitana. Presenti anche il vicario della Scuola Grande di San Rocco che ricorda l’imminente e importante data del 2019, cinquecentesimo anniversario della nascita di Tintoretto, evento importante per San Rocco dato che la Scuola Grande ospita delle opere eccezionali dell’artista veneziano.

Concludendo la mostra “Attorno a Tiziano” sarà a ingresso gratuito il giorno di Pasqua.

Corto Circuito. Dialogo tra i secoli

“ATTORNO A TIZIANO. L’annuncio e la luce verso il Contemporaneo.”

14 Aprile – 2 Luglio 2017 Mestre, Centro Culturale Candiani

Orario: 10.00-19.00 (La biglietteria chiude mezz’ora prima)

Chiuso il lunedì

Orario giornate festive: 16 Aprile (Pasqua) 16.00 – 22.00; 17 Aprile (Pasquetta) 16.00 – 22.00; 25 Aprile 10.00 – 19.00; 1 Maggio 10.00 – 19.00; 2 giugno 10.00 – 19.00

Biglietti:   Intero € 5 – Ridotto € 3