“Beast” di Baltasar Kormákur

(from left) Norah (Leah Jeffries) and Nathan (Idris Elba) in Beast, directed by Baltasar Kormákur.

Idris Elba alle prese con un gigantesco leone ferito nel suo orgoglio di re della foresta. Un eco-survival-thriller con così tante incongruenze da essere divertente.

Diciamolo: a vedere Beast si va soprattutto per capire chi ha la meglio nello scazzottamento – anticipato nel trailer – tra Idris Elba e un enorme leone in CGI. E il regista islandese Baltasar Kormákur (Everest, Adrift – Resta con me, 2 Guns) ci fa aspettare – anche se non troppo a dire il vero – nel classico stile survival movie, mettendo varia carne al fuoco: l’Africa misteriosa e affascinante, un ecologista, i bracconieri, un momento di difficoltà nel rapporto tra un padre e le figlie adolescenti. Il tutto accennato quanto basta per arrivare lì: all’epico scontro finale tra l’animale e l’uomo.

L’attore britannico, in attesa di sapere se sarà il prossimo 007, si scalda le ossa nei panni di Nate Daniels, un medico che torna in Sudafrica con le figlie adolescenti Meredith (Iyana Halley) e Norah (Leah Jeffries)  nei luoghi in cui aveva conosciuto la moglie, morta di recente. Sono ospiti dell’amico ecologista Martin Battles (Sharlto Copley). Ma ben presto quella che doveva essere per Nate una rilassante vacanza per riconciliarsi con le due ragazzine – che  lo accusano di aver trascurato la madre durante la malattia – si trasforma in una lotta per la sopravvivenza sua e delle figlie.

Mentre soccorrono sulla strada un uomo sotto shock con gli evidenti segni di un attacco da un felino, un feroce  leone sfuggito a un gruppo di bracconieri uccide gli abitanti di un vicino villaggio, assale l’amico che perlustrava una vicina palude e inizia a braccare Nathan e le figlie rimaste intrappolate nell’auto.

Genericamente in una situazione di pericolo la parola d’ordine sarebbe “stare insieme e possibilmente al riparo”, ma in Beast la raccomandazione – e la logica – vengono continuamente sfidate dalle due adolescenti che, disubbidendo agli ordini del padre, escono dalla jeep blindata per svariati motivi, mentre Nathan  cerca il modo di recuperare uno dei veicoli dei bracconieri per scappare dalle grinfie del leone. Scelte registiche funzionali all’escalation di tensione tra l’uomo  (il dottore tra l’altro riesce con un incredibile senso dell’orientamento e della visione notturna a muoversi con una certa sicumera nel buio totale del bush) e l’animale, il quale non ha nessuna voglia di mollare la preda, fino allo scontro finale con Nathan.

Beast ha tutti gli elementi di un onesto B-Movie: il regista islandese Baltasar Kormákur ha una certa esperienza con i survival movies, ma qui aggiunge l’elemento mitologico animale contro uomo, strizza l’occhio al thriller e condisce il tutto con un pizzico di messaggio ambientalista.

Sullo sfondo di un paesaggio africano abilmente fotografato dal Premio Oscar Philippe Roussellot si muovono, oltre al feroce leone co-protagonista, altri regali felini, tutti creati in computer grafica. Epperò malgrado la scarsa verosimiglianza con la realta’,  Beast mantiene le promesse, ha una onesta durata di 90 minuti e non chiede allo spettatore nessun particolare impegno di comprension,e ma semplicemente di osservare e tifare per il dottor Nathan, e in un’estate povera di blockbuster ha dato buoni risultati al botteghino americano. Preparate i popcorn e mettetevi comodi.

Titolo originale: Beast
Anno:2022
Regia: Baltasar Kormákur
Cast: Idris Elba, Sharlto Copley, Iyana Halley, Leah Jeffries
Paese: USA
Distribuzione:Universal Pcitures
Sceneggiatura: Ryan Engle, Jaime Primak Sullivan
Produzione: RVK Studios, Universal Pictures, Will Packer Productions

Durata: 90′
Data di uscita: 22 settembre 2022