La nuova stagione musicale del Palazzetto Bru Zane di Venezia accoglie ben due Festival dedicati alla riscoperta di lavori di altrettanti musicisti: Antonin Reicha e Charles Gounod. Se del primo il Centre du musique française esplora soprattutto il repertorio cameristico, del secondo accentua maggiormente le opere liriche meno celebri, verso un serio recupero della musica sacra, repertorio prediletto dall’amico Saënt-Saint.
Contemporaneo di Beethoven, Reicha si stabilì a Parigi per insegnare Armonia e Contrappunto al Conservatorio della città. La popolarità conquistata nel tempo si deve anche al numero degli studenti che frequentano la sua classe, tra i quali si ricordano Liszt, Berlioz, Onslow, Vieuxtemps e Franck. Così, dal 23 settembre al 4 novembre, sarà possibile cogliere il frutto del suo pensiero musicale attraverso le opere pianistiche, interpretate da Ivan Illić e Djordje Radewski, dal duo al trio da camera – con Jean-Jacques Dünki al fortepiano, Victoria Vassilenko e Josquin Otal al pianoforte, Julien Chauvin al violino e Christophe Coin al violoncello – al Quartetto con il Quartour Ardeo e Girard, fino al Quintetto per fiati che vede il ritorno a Venezia del Klarthe Quintet.
Per dare un po’ di respiro all’attività dei due festival, il Bru Zane apre un vero e proprio laboratorio sui generi, spaziando dal caffé-concerto dal titolo fortemente allusivo I fiori malandrini, a Les Deux Aveugles di Hoffenbach e Le compositeur toqué di Hervé, due operette in un unico atto destinate a seguire il successo di Les chevaliers de la table ronde dello scorso anno al Teatro Malibran. A tutto ciò, si fa spazio la musica da camera su composizioni di Fauré, Chausson, Lalo e Magnard, interpretate dal Quartour Hermès e il Duo Urba, oltre un concerto speciale in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna con brani per voce e pianoforte delle sorelle Boulanger, nel centenario della scomparsa di Lili, con il Duo Contraste.
Nel bicentenario della nascita, dal 7 aprile al 5 maggio si svolgerà il Festival Charles Gounod con approfondimenti musicali che spaziano dalla musica sacra, protagonista il Coro della Radio Fiamminga diretto da Hervé Niquet alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, al repertorio operistico più raro, del quale vengono estrapolati alcuni brani nella traduzione per voce e pianoforte, e parafrasi pianistiche a due e quattro mani su temi d’opera, per ripercorrere il canale di diffusione musicale allora più in voga. Infine, uno spazio particolare è riservato anche al repertorio cameristico delle Mélodies, che segna il ritorno del baritono Tassis Christoyannis, le Mélodies a due voci e quelle scritte a Londra. Vari pezzi pianistici saranno eseguiti per mano di Roberto Prosseda, anticipati dal lancio del disco, mentre Gouvy e Gounod si muovono tra le arcate del Quartour Cambini-Paris.
A questi appuntamenti si aggiungono quelli promossi dall’Ex Novo Ensemble al Teatro La Fenice, il sodalizio con l’Orchestra di Padova e del Veneto, grazie al quale sarà possibile godere per la prima volta della cantata Marie Stuard et Rizzio, composta per il Prix de Rome nel 1938, eseguita oggi in prima assoluta. Ma anche i laboratori dedicati ai più piccoli, gli incontri pre-concerto con illustri esponenti della musicologia e della divulgazione, la pubblicazione di volumi e l’incisione di nuovi dischi. Un anno in musica molto intenso, che non mancherà di stupire il pubblico più curioso.