La stellare, giovane, promettente architetto Bernadette Fox (Cate Blanchett) è diventata una leggenda, gli studenti della materia la venerano, i colleghi la ricordano con passione, anche se ha smesso da anni di elaborare e creare. Da Los Angeles si è ritirata a Seattle con il brillante e geniale marito (Billy Crudup), la nascita della figlia Bee, ora adolescente (Emma Nelson), le ha fatto condurre una vita sempre più riservata.
La vita placida di questa donna, che pur mantiene dentro di sé il fuoco sacro dell’arte, inizia a scivolare verso non si sa bene dove, quando Bee chiede un viaggio in Antartide, come regalo per il successo scolastico.
Bernadette si getta eroicamente o ridicolmente, punti di vista, nei preparativi, ma ormai è consumata dallo sforzo di adattarsi a una vita che non le assomiglia affatto e in cui non si ritrova, in cui comunque non si è resa conto di aver isolato non solo sé stessa, ma anche la figlia.
Quando una serie di suoi comportamenti mettono in allarme la sua sicurezza, il marito, di punto in bianco, capisce che l’amata moglie ha bisogno di essere aiutata. Ma Bernadette, percepito il rischio di dover “soggiornare” in qualche casa di cura, ha deciso di prendersi una vacanza; e senza dire niente a nessuno, prende un volo e scappa.
Il romanzo di Maria Semple Che fine ha fatto Bernadette? è uscito nel 2012 e poco dopo è salito in cima alla lista dei best-seller del New York Times, dove è rimasto per oltre un anno. Richard Linklater decide di trarne un film forse perché ha sentito un legame personale con il personaggio di Bernadette. “Penso che mia madre sia una specie di Bernadette”, dice “A volte stava lontana dalla famiglia per giorni. Fantastica, ma un po’ strana. Mi sembrava di conoscere già il personaggio”.

In realtà l’architettura della sua regia è piuttosto anonima, quella sintassi calma eppure loquace cui ci ha abituati qui singhiozza, come se non riuscisse a star dietro ai personaggi. E’ una storia cupa; Bernadette è una architetto infelice e volubile, indossa grandi occhiali da sole anche tra le quattro mura domestiche. Si nasconde non solo dagli altri, ma anche da sé stessa, superba, lunatica, triste. Cate Blanchett sempre di eccelsa bravura, qui forse è, per assurdo, eccede, tanto da fagocitarsi il personaggio di Bernadette, lo assorbe e non lo butta fuori, non lo fa emergere o quando lo fa, esaspera.
Bernadette è un personaggio fragile e difficile, senza amici e connessioni con la realtà; insomma è un compito difficile per Linklater e i co-sceneggiatori Holly Gent e Vincent Palmo Jr riuscire a creare empatia con un personaggio, ripetiamo, che in fin dei conti è veramente antipatico. Infatti non ci riescono o quanto meno non sono riusciti a trovare l’atmosfera per raccontare questa storia. Abbiamo capito il senso di ansia di Bernadette, non riusciamo a comprendere perché debba interessare a noi. Cioè, alla fine non ci importa proprio sapere che fine abbia fatto Bernadette.

Titolo originale: Where’d You Go Bernadette
Nazione: U.S.A.
Anno: 2019
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 104′
Regia: Richard Linklater
Cast: Cate Blanchett, Billy Crudup, Megan Mullally, Steve Zahn, Kristen Wiig, Judy Greer, Laurence Fishburne, Troian Bellisario
Produzione: Annapurna Pictures, Color Force
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 12 Dicembre 2019 (cinema)