Questo mese abbiamo trovato sul grande schermo una piccola chicca: il film Ci vuole un fisico, diretto da Alessandro Tamburini e ripreso dal cortometraggio omonimo, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.
Alessandro Tamburini, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha raccontato, prima nel corto e poi nel lungometraggio, la storia delicata e scanzonata di Anna e Alessandro. Due persone autentiche, tratteggiate in tutta la loro poliedricità: due ragazzi fragili, un po’ imbranati, che sentono il peso degli incessanti giudizi sul loro fisico, non proprio statuario.
È un film che si interroga sul concetto di bellezza, sui canoni estetici che ci vengono imposti, continuamente propinati non solo dai media, ma anche dalle persone che amiamo e dal cinema stesso. “Ci Vuole un Fisico è soprattutto un film sull’inadeguatezza, caratteristica che accomuna un po’ tutti quanti”: questa la definizione del regista, che ha anche scelto di interpretare il ruolo del protagonista maschile. Accanto a lui c’è Anna Ferraioli Ravel, anche lei diplomata al CSC, capace di gestire con spontaneità sia il registro comico che quello drammatico; un’attrice di grande energia e vitalità, nella quale lo spettatore si identifica immediatamente.
Alessandro e Anna si incontrano per caso, in un bel ristorante del centro di Modena. Entrambi sono tesi, in attesa di quello che considerano il loro grande amore: per Alessandro è Francesca, una coetanea bellissima e arrivista; per Anna è un uomo fascinoso, molto più grande di lei. I due prendono buca e il destino li spinge l’uno verso l’altra, un po’ per caso, un po’ perché i due sono effettivamente molto simili: l’uno lo specchio dell’altra, entrambi bruttini e senza una grande opinione di sé. Due ragazzi normali e inadeguati (perché nella società contemporanea la normalità non è abbastanza) che si ritrovano a trascorrere insieme la notte, vagando per Modena, confidandosi e confrontandosi. Ci vuole un fisico è un road movie fresco e genuino, in cui i fatti si susseguono in modo credibile, senza grossi colpi di scena, catturando comunque lo spettatore; anzi, è proprio la sua autenticità a coinvolgere.
Il finale è in linea con questa visione: la storia di Anna e Alessandro non si chiude, non ci è dato sapere se nascerà un amore o solo una bella amicizia. Abbiamo accompagnato i due protagonisti in questa notte così importante per loro, ma col sorgere del sole dobbiamo abbandonarli.
Un aspetto da evidenziare è sicuramente la presenza preponderante della città: Modena è molto presente nella sceneggiatura e diventa parte attiva della storia, con la sua architettura, i suoi abitanti, il suo dialetto. Piazza Grande, via Emilia, Formigine fanno da sfondo alle avventure dei due ragazzi: Anna e Alessandro sono sì inadeguati, ma insieme riescono a trovare un equilibrio; le loro debolezze, messe insieme, diventano forza.
Regia: Alessandro Tamburini
Anno di produzione: 2018
Paese: Italia
Produzione: CSC Production – Centro Sperimentale di Cinematografia; in collaborazione con Apapaya – Produzioni cinematografiche, Sugar, Rai Cinema
Data di uscita: 03/05/2018
Alessandro: Alessandro Tamburini
Anna: Anna Ferraioli Ravel
Francesca: Francesca Valtorta
Pietro: Claudio Bigagli
Umberto: Niccolò Senni
Alberto: Roberto Agostino
Il ragazzo dello scantinato: Niccolò Benvenuti