Come è bello visitare Cinecittà

E’ sempre uno dei cuori pulsanti nella storia del cinema e a maggio torna Cinecittà segreta

Per chi ama il cinema oppure è in qualche modo appassionato, interessato o curioso la visita di Cinecittà è senz’altro da mettere in cantiere. E ci sono almeno tre motivi per farlo. Il primo è quello di girare per i teatri di posa, anche con visita guidata (in italiano e in inglese) e avere l’opportunità di immergersi nell’atmosfera di piccoli e grandi film che hanno fatto la storia di Cinecittà. Ci sono alcune strutture che sono rimaste fisse, quelle che  ricordano le ricostruzione di “Roma antica”, costruito per la serie tv della HBO Rome, che è uno dei set più grandi di Cinecittà e si espande per quattro ettari. La scenografia presenta l’insieme classico dei principali edifici civili e religiosi del Foro Romano. 

Molto interessante è il set con la costruzione del Tempio di Gerusalemme che è stato realizzato da Francesco Frigeri per il film “The Young Messiah” del 2016 diretto da Cyrus Nowrasteh. Nella realizzazione del Tempio lo scenografo non ha seguito una ricostruzione filologica, ma ha lavorato con un’ampia libertà creativa mescolando stili, influenze e architetture diverse: babilonese, assira e dello Yemen del Nord. E poi c’è anche il mitico Teatro 5 che è stata la casa di Federico Fellini per molti dei suoi film e non solo.

Il secondo motivo per vedere Cinecittà è la bellissima mostra che narra la storia delle produzioni più importanti che hanno fatto la storia del cinema e di Cinecittà. All’interno degli spazi della Palazzina Presidenziale, un allestimento scenografico permette di entrare nella storia di grandi film e dei generi cinematografici, di conoscere storie e curiosità attraverso un’accurata selezione di immagini, video, interviste e costumi originali indossati da grandi star come Liz Taylor, Totò, Claudia Cardinale, Richard Burton e molti altri. Un altro allestimento scenografico che rievoca la città di Roma bombardata collega la sezione dedicata ai film storici e di propaganda a quella del Neorealismo e apre all’area dedicata al cinema internazionale della cosiddetta Hollywood sul Tevere con omaggi a grandi film come “Vacanze romane”, “Ben-Hur” e “Cleopatra”. Il percorso prosegue con i costumi di pellicole indimenticabili come “La Bisbetica domata” di Franco Zeffirelli e Il “Gattopardo” di Luchino Visconti. Il percorso si chiude con una sala dedicata a Sergio Leone: uno spazio la cui scenografia è ispirata a “C’era una volta in America”.

Ogni tanto è bello sedersi nei vari spazi e guardare i filmati che sono collegati allo sviluppo di questa struttura. E’ come se una grande parte della storia del cinema ti passasse accanto, con immagini tratte da numerosi film e che danno l’opportunità di compiere un percorso importante che accompagna vari decenni di cinema con un panorama nazionale ed internazionale che vede sempre protagonista Cinecittà, cogliendo anche tante sfumature e curiosità che hanno il sapore della novità.

Il terzo motivo di visita si collega al fatto che dal 4 maggio per 3 settimane ogni weekend torna Cinecittà Segreta, il ciclo di visite guidate degli studios che apre le porte a luoghi solitamente off limits ai non addetti ai lavori. Per l’edizione 2019 saranno visitabili la falegnameria (4-5 maggio), le palazzine storiche (11-12 maggio) e il set che riproduce la facciata di San Pietro (18-19 maggio). Il primo appuntamento sarà, quindi, quello dedicato alla bravura dei maestri falegnami di Cinecittà alla scoperta di uno dei luoghi principali della creazione cinematografica. Grazie all’incontro con un esperto artigiano sarà possibile entrare nel settore di realizzazione scenografica della falegnameria e comprendere la lavorazione che sta dietro alla realizzazione di un set. Al fascino dell’architettura razionalista è riservato il secondo appuntamento del ciclo con un percorso dedicato alla storia degli Studios e al progetto architettonico dall’ideazione dell’architetto Gino Peressutti ad oggi. Una visita per conoscere gli angoli nascosti di Cinecittà e approfondire la conoscenza di uno stile internazionale che ha contraddistinto un’epoca.

Con il terzo fine settimana si avrà poi l’occasione unica di ammirare da vicino uno dei luoghi più riconoscibili del mondo, quello da cui ogni Papa inizia ufficialmente il suo pontificato, il balcone centrale di San Pietro. Il set di facciata della basilica sorge vicino all’area della piscina e del green screen wall di Cinecittà impiegati per ricostruire grandi ambientazioni come il porto in “Gangs of New York”, il campo base di “Everest” e, recentemente, un villaggio della serie “Il nome della rosa”. Costruito per il film di Nanni Moretti, “Habemus Papam”, il set di San Pietro ha fatto da cornice alle gesta di diversi pontefici, le ultime, in ordine temporale, sono quelle di Jude Law nella serie “The Young Pope” di Paolo Sorrentino e della seconda nuova stagione “The New Pope”.