Cosa vedere a Venezia durante la Biennale di Architettura II

Dipinti e Design a San Marco

Albert Oehlen

Proseguiamo il nostro tour veneziano in un altro sestiere ad alto concentrato di esposizioni: San Marco.

Lasciando alle nostre spalle Dorsoduro attraversiamo il Ponte dell’Accademia, cercando di captare, oltre le alte barricate dei lavori di restauro del ponte, la grande gabbia dorata che Ai Weiwei ha posizionato nel giardino di Palazzo Cavalli Franchetti, simbolo della difficile vita dei rifugiati. Proprio nello stesso palazzo che ospita questa installazione si trova MEMPHIS – Plastic Field. La mostra, presentata dalla Fondazione Berengo di Venezia, è dedicata al celebre gruppo Memphis che negli anni Ottanta ha rivoluzionato lo stile con i suoi colorati e ironici pezzi di design. Le opere di De lucchi, Sottsass, Cibic, Branzi dialogano tra loro in un festoso incontro di tonalità accese e forme geometriche. Curatori: Jean Blanchaert, Adriano Berengo. Biglietto: intero 10 €. Ridotto 8 €. Info: http://fondazioneberengo.org

L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti ospita anche un’altra esposizione a Palazzo Loredan (situato nel medesimo campo Santo Stefano): Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue (fino al 30 giugno). Maschere di pietra e statuette di ceramica accompagnano il visitatore nell’universo delle civiltà che hanno prosperato in Sud America prima dell’arrivo di Colombo. Le opere provengono dalla collezione di un instancabile esploratore italiano: Giancarlo Ligabue e promettono al visitatore una passeggiata a ritroso nel tempo tra civiltà leggendarie. Curatore: Jacques Blazy. Biglietto: Intero 8 Euro. Ridotto 7 / 4 Euro. Info: www.fondazioneligabue.it

Montenegro Pavilion

L’intricato labirinto di calli che si estende da Campo Santo Stefano verso Campo San Samuele non deluderà il visitatore che potrà perdersi in questa zona ricca di gallerie d’arte e negozi di artigiani, area che ospita i Padiglioni Nazionali di Montenegro (Emerging Resilience – Wo/man under umbrellae) e Portogallo (Public Without Rhetoric) e conduce a Palazzo Grassi, dove ci attende un’ode alla pittura nella personale di Albert Oehlen/ Cows by the waterCuratrice: Caroline Bourgeois. Biglietto (cumulativo con Punta della Dogana): Intero 18 euro / Ridotto 15 euro. Info: www.palazzograssi.it

Nella stessa zona si trova anche la Galleria A plus A che ha da poco inaugurato The House Electric. Mostra dal titolo accattivante, che espone al pianterreno della Galleria installazioni ispirate al poema di Walt Whitman  I sing the body electric, componimento applicato a uno spazio domestico in  un connubio di diversi materiali quali vetro, neon e marmo plasmati da Richard William Wheater, Jochen Holz e il duo di designer M–L–XL. Al primo piano della Galleria sono invece esposti i souvenir del progetto “Breakfast Pavilion”, realizzato nel 2017 con la collaborazione di Olaf Nicolai, Anne Sophie Berger, Nicole Wermers. Galleria A plus / The House Electric. Ingresso gratuito. Info: http://aplusa.it/

Prendendo la direzione di Rialto non si può rinunciare alla visita dello splendido Palazzo Fortuny, che in questo periodo ospita – all’interno del progetto “Primavera al Fortuny”- Opere dalla Collezione Merlini (Savinio, Morandi, Burri, Dorazio…) e La stanza di Zurigo una ricostruzione della stanza decorata da Zoran Mušic nella villa delle sorelle Charlotte e Nelly Dornacher, un’opera d’arte totale pensata da un grande poeta. Museo Fortuny. Biglietto: Intero 10 euro. Ridotto 8 euro. Info: http://fortuny.visitmuve.it

Dirigendoci invece verso Piazza San Marco incontriamo, a pochi passi dalla Fenice, la Galerie Bordas che ospita una mostra di litografie di Massimo Campigli. Nel piccolo spazio le opere esposte risplendono come gioielli, le grafiche, che celano pensieri e desideri del pittore, ritraggono misteriose donne, silenziose osservatrici del proprio pubblico. Galerie Bordas / Massimo Campigli. Opera grafica (fino al 7 luglio). Ingresso libero. Info: http://www.galerie-bordas.com/

Avvicinandoci a Piazza San Marco, all’interno del Palazzo Ferro Fini, si può entrare a curiosare nella Sala degli Stemmi, dove si trova Nancy Genn. Architecture from Within, retrospettiva che illustra la carriera di questa artista californiana le cui opere ci proiettano in un universo astratto ed empatico. CuratriceFrancesca Valente. Ingresso gratuito previa identificazione all’ingresso.

Giunti quasi a destinazione non resta che salire all’ultimo piano dell’Espace Louis Vuitton per ammirare gli scenari digitali ricreati dall’artista americano Ian Cheng nel progetto Emissary Forks At Perfection, immaginare altre epoche dovrebbe farci riflettere sulle capacità evolutive degli esseri viventi. Ingresso libero. Infohttps://it.louisvuitton.com/ita-it/articoli/espace-lv-venise

Un focus su oggetti singolari e  unici è ciò che il Museo Correr propone in questi mesi, esponendo le creazioni di Ira von Fürstenberg in Objets UniquesBiglietto (unico Musei di Piazza San Marco): Intero 20 euro, ridotto 13 euro. Info: http://correr.visitmuve.it

Poco distante, nella Galleria della Fondazione Bevilacqua La Masa, si trova l’esposizione La passione e la visione, un confronto tra due figure: Riccardo Selvatico e Giovanni Battista Giorgini, due personaggi che hanno saputo trasformare delle intuizioni in progetti internazionali; il sindaco Selvatico è infatti tra gli ideatori della Biennale di Venezia mentre Giorgini fu l’ideatore dell’Alta Moda Italiana. Ingresso gratuito. Infowww.bevilacqualamasa.it

Terminato questo ricco percorso non resta che godersi un attimo di pausa e di riflessione all’ombra del campanile.