Terzo Sequel – Spin-off della saga di Rocky (che ha incollato il suo pubblico alle poltroncine del cinema per 6 gloriosi film dal 1976 al 2006), Creed III (il primo è del 2015, il secondo del 2018) è diretto dal debuttante alla regia Michael B. Jordan, ma sente drammaticamente la mancanza nella sceneggiatura di Sylvester Stallone, che resta solo tra i produttori.

CREED is a trademark of Metro-Goldwyn-Mayer Studios Inc. All Rights Reserved.
Dopo aver vinto il terzo titolo mondiale consecutivamente Adonis Creed (Jordan) si è ritirato nella lussuosa ville sulle colline di Los Angeles, con la moglie Bianca (Tessa Thompson) produttrice musicale, e la figlioletta non udente Amara (Mila Davis-Kent); si dedica ad allenare futuri talenti della box e presta la sua fisicità a marchi di moda come Ralph Lauren. Finché dal passato arriva Damian (Jonathan Majors), un suo amico fraterno dai tempi della casa famiglia – prima che fosse adottato dalla vedova del suo padre biologico Apollo Creed – finito in galera per tutti questi anni.

Attraverso i flashback, arriviamo a comprendere i contorni del loro legame, tra rivalse e sensi di colpa. Nonostante Adonis venga contraddetto più volte, anche dal suo braccio destro e titolare della palestra Duke (Wood Harris), l’ex titolare del mondo dei pesi massimi vuole dare una possibilità sul ring al suo amico di infanzia.
Insomma, la trama è narrativamente prevedibile e quindi al pubblico non resta altro che aspettare l’ennesimo incontro del secolo.

© 2023 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved
CREED is a trademark of Metro-Goldwyn-Mayer Studios Inc. All Rights Reserved.
Girato con fotocamere digitali IMAX, Creed III è un film tutto ring e famiglia. Dove sul ring si sprecano le scene di combattimento brutale, spesso al rallenty con gocce di sudore che inondano tutto lo schermo, in casa Adonis è un papà affettuoso che insegna alla figlioletta sorda a boxare (un altro sequel questa volta al femminile? per favore: no!). Tecnicamente girato con tutti gli attrezzi professionali del mestiere, il film manca di passione, non c’è l’affetto e soprattutto tifo del pubblico in questo terzo sequel che nulla aggiunge alle precedenti storie se non un po’ di noia e stanchezza.
Non c’è Stallone, come abbiamo detto, che dà il suo tocco di esperienze e non basta nemmeno la lettura di Ryan Coogler, sceneggiatore-regista del primo spin-off di Rocky e supervisore dei due successivi.
Non funziona poi Jonathan Majors come antagonista, reso antipatico e insopportabile dalle continue smorfie da super villain.
Ci vuole coraggio non solo per salire sul ring, ma anche per appendere i guantoni al chiodo e dire basta, abbiamo già dato e detto tutto al momento, fermiamoci.