Si può prendere il triangolo amoroso più celebre della storia letteraria e farne una ennesima versione con un tocco di modernità? Ci prova, con soddisfacente risultato, il regista britannico Joe Wright, che in Cyrano torna al cinema in costume e dirige una sinfonia di suoni, costumi, colori, amore e sensualità.
Ispirata alla omonima figura storica del Seicento, l’opera teatrale in versi Cyrano de Bergerac fu scritta da Edmond Rostand nel 1897 e da oltre cento anni il protagonista è conosciuto e amato dal pubblico, quintessenza del temerario eroe romantico che non ha paura di nulla, se non di confessare il suo amore all’amata Roxanne. Il Cyrano di Joe Wright si basa, invece, sulle versione in musical del 2018 di Erica Schmidt, autrice qui della sceneggiatura e, nella vita, moglie dello straordinario protagonista, Peter Dinklage, già protagonista sul palcoscenico diretto dalla moglie.
Via i nasi posticci e le protesi delle numerose e svariate edizioni cinematografiche di Cyrano de Bergerac (la prima risale al 1900), in questa versione il problema è semmai la statura di Cyrano, che pur essendo un nobile e coraggioso poeta e soldato, non ha mai avuto il coraggio di dichiarare il proprio amore alla affascinante Roxanne (Haley Bennett), convinto che il suo aspetto fisico non lo renda degno dell’amore della sua migliore amica. Nel frattempo, mentre sul palcoscenico del Teatro parigino Cyrano intreccia duelli di spada e di poesia, Roxanne si innamora a prima vista di Christian (Kelvin Harrison Jr) appena giunto a Parigi per unirsi ai soldati del ricco e crudele Duca de Guiche (Ben Mendelsohn) il quale è a sua volta innamorato di Roxanne e potrebbe essere per lei un buon partito sebbene lei non lo ricambi. E a chi potrà mai confidare le proprie pene d’amore Roxanne, se non al suo migliore amico Cyrano?
Sullo sfondo dei palazzi barocchi di Noto, in Sicilia, dove il film è stato interamente girato, Peter Dinklage riempie lo schermo con una sfaccettata e straordinaria interpretazione, perfettamente a suo agio nel ruolo tragico e romantico del poeta nobile e colto che decide di far arrivare i suoi versi e le sue emozioni a Roxanne attraverso l’oggetto dell’amore di lei, Christian, affascinante si’, pieno di amore per Roxanne, ma un po’ goffo e scarso in eloquenza.
Cyrano scrive lettere appassionate che Christian consegna al palazzo di Roxanne, e suggerisce al giovane soldato frasi poetiche da recitare come una serenata sotto le finestre di lei.
Il resto è noto: grazie all’aiuto di Cyrano, Roxanne e Christian si sposano, ma il giovane cadetto deve subito partire per la guerra insieme a Cyrano, che dal fronte continuerà a scrivere lettere appassionate a Roxanne firmando con il nome dell’ignaro Christian. Una volta scoperto quanto accade, Christian intuisce che Roxanne non ama lui, ma la poesia di Cyrano e vuole rivelare tutto. Ma la guerra cambierà i destini di Christian e Cyrano e Roxanne scoprirà il segreto molti anni dopo.
La sceneggiatura di Cyrano si muove agilmente tra parti parlate e cantate, anche se queste ultime hanno liriche interessanti, ma melodie un po’ monotone e sono forse l’unico elemento non perfettamente integrato nelle due ore di film.
C’è la consueta cura per i diversi aspetti visivi a cui ci ha abituato Wright nei suoi film in costume: risultato raggiunto grazie al meticoloso lavoro della production designer Sarah Greenwood (che ha già lavorato con Wright per Espiazione e Orgoglio e Pregiudizio), al make up artist Alessandro Bertolazzi e ai costumi di Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran (candidati all’Oscar 2022).
I balletti hanno coregrafie stravaganti e settecentesche, che siano soldati che si muovono un po’ goffamente come cicisbei intorno a Christian o un esercito di panettieri che impastano il pane. E la sequenza della scrittura delle lettere e del loro viaggio dalla scrivania di Cyrano alla porta di Roxanne è essa stessa quasi un balletto.
La parola chieve per la realizzazione di Cyrano potrebbe essere semplicità: ma una semplicità raffinata, curatissima nei dettagli e visionaria. In grado di cogliere l’essenza dell’opera di Rostand che ancora dopo più di un secolo affascina gli spettatori: la nobiltà dell’amore e dell’amicizia e il valore della sincerità, valori senza tempo che ancora parlano al cuore dello spettatore dal palcoscenico di un teatro o dallo schermo del cinema.
Consigliabile la versione in lingua originale, soprattutto per la bravura di Peter Dinklage.
Cyrano
Regia: Joe Wright
Nazione Regno Unito
Cast: Peter Dinklage, Haley Bennett, Ben Mendelsohn, Kelvin Harrison Jr., Bashir Salahuddin, Ben Mendelsohn
Durata: 124 minuti
Distribuzione: Eagle Pictures
Uscita: 3 marzo 2022 (cinema)