Nell’anno del Giubileo universale, il Teatro dell’Opera di Roma affida il consueto Festival estivo a Damiano Michieletto, uno dei più apprezzati registi del nostro tempo. Il ricco cartellone spazia tra opera, musica sacra, musical, danza, concerti e incontri, muovendosi tra innovazione e avanguardia. Tra le numerose novità le sedi del Festival: alle tradizionali Terme di Caracalla infatti si aggiunge la Basilica di Massenzio.

Quattro le nuove produzioni: La Resurrezione di Händel, La traviata di Verdi, Don Giovanni di Mozart e West Side Story di Bernstein; le regie verrano affidate rispettivamente a Ilaria Lanzino, Sláva Daubnerová, Vasily Barkhatov e lo stesso Damiano Michieletto. Per West Side Story sul podio il Direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti. La danza vede impegnato il Corpo di Ballo del Teatro, diretto da Eleonora Abbagnato, impegnato in una serata con due grandi classici del XX secolo: il Bolero di Ravel firmato da Maurice Béjart e Le Sacre du printemps di Stravinskij con la celebre coreografia di Pina Bausch, per la prima volta messa in scena da una compagnia italiana. A queste si affianca la serata Roberto Bolle and Friends. A chiusura del cartellone La Pasión según San Marcos, del compositore argentino Osvaldo Golijov, creata nel 2000 in occasione dell’anniversario bachiano. Una vasta offerta di musica pop funge da preludio al Caracalla Festival: i concerti inizieranno martedì 3 giugno. Si esibiranno, tra gli altri, Antonello Venditti, Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia e Giovanni Allevi. Michieletto ha dichiarato di aver tenuto conto della particolare atmosfera romana nell’anno del Giubileo, avendo molto a cuore i temi di spiritualità e riconciliazione: l’obiettivo è quello di allargare i confini e ampliarsi, partendo anche dal nuovo palco presso la Basilica di Massenzio, concettualmente in dialogo con le Terme di Caracalla.
Il Festival avrà inizio alla Basilica di Massenzio con “La gioia interiore”, domenica 29 giugno, giorno dei SS. Pietro e Paolo, patroni della Città di Roma. Sarà protagonista il teologo Vito Mancuso, con una riflessione sul tema della riconciliazione e sull’importanza della spiritualità. A questa si affianca l’esecuzione del ciclo di madrigali per sette voci Lagrime di San Pietro di Orlando di Lasso e interventi in live electronics del compositore Vittorio Montalti.
Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro dell’Opera di Roma e su Ticketone a partire dal 1° febbraio 2025.