In concomitanza con la vernice della Biennale Arte 2019, dal 7 maggio 2019 fino al 30 maggio 2021 Palazzo Grimani ospiterà la mostra DOMUS GRIMANI 1594 – 2019, a cura di Daniele Ferrara (direttore del Polo museale del Veneto) e Toto Bergamo Rossi (direttore di Venetian Heritage).

L’esposizione celebra, dopo oltre quattro secoli, il ritorno presso il palazzo veneziano della collezione di statue classiche appartenuta al Patriarca di Aquileia Giovanni Grimani.

La parte centrale della mostra è rappresentata dalla ricostruzione della Tribuna del patriarca Giovanni, ancora integra nella sua struttura architettonica, accompagnata dall’esposizione di arredi e opere nelle sale antecedenti.

Venezia, Museo di Palazzo Grimani. Tribuna. Su concessione del Ministero per i beni le attività culturali – Polo museale del Veneto. Ph. Matteo De Fina

Raffinato collezionista e amante dell’arte, Giovanni Grimani fu una figura centrale nella Venezia del XVI secolo. Lo stesso Palazzo Grimani richiama la domus romana e i modelli rinascimentali della città papale, con decorazioni di impronta manierista tosco-romana, con affreschi e stucchi di Francesco Salviati, Federico Zuccari e Giovanni da Udine, allievo di Raffaello.

Quando nel 1545 Giovanni fu creato Patriarca di Aquileia, decise di ampliare il palazzo e realizzare la Tribuna, che, con le stanze che la precedono e altri ambienti della dimora, raccoglieva la sua preziosa collezione di antichità.

Venezia, Museo di Palazzo Grimani. Tribuna. Su concessione del Ministero per i beni le attività culturali – Polo museale del Veneto. Ph. Matteo De Fina

Così, oltre alla Tribuna, si possono ammirare arredi d’epoca, arazzi, quadri e oggetti d’epoca. Nella Sala dei Fogliami, così denominata per l’affresco a soffitto che ritrae una selva lussureggiante, viene esposto uno dei due preziosissimi tavoli tardo rinascimentali marmorei, di manifattura romana della fine del XVI secolo che fino al 1829 si trovavano a palazzo.

Numerosi inoltre gli arredi cinquecenteschi provenienti dal Museo Correr e restaurati per l’occasione, fra tutti l’arazzo cinquecentesco di manifattura medicea. Tra i dipinti da segnalare quello di Pomponio Amalteo raffigurante Sansone, il dipinto su tavola con una copia di Leda e il Cigno da Michelangelo, nonché un frammento di paliotto d’altare eseguito dall’arazziere Johan Rost, raffigurante il doge Antonio Grimani, realizzato nel 1554 per la Basilica di San Marco.

Manifattura romana, Tavolo Grimani. Pietre dure e preziose, 6×165×116,5 cm. Collezione privata, Zurigo

DOMUS GRIMANI 1594 – 2019 è un perfetto esempio di connubio tra pubblico e privato e tra istituzioni culturali internazionali, che si affida anche alle tecnologie più all’avanguardia in modo da rendere vivo e vitale un passato che può ancora stupire e affascinare.

DOMUS GRIMANI
1594 – 2019
La collezione di sculture classiche a palazzo dopo quattro secoli


7 maggio 2019 – 30 maggio 2021

Museo di Palazzo Grimani
Castello 4858/A
Venezia