VENEZIA – Ė la lunga, ordinata e silenziosa colonna di persone in attesa dei motoscafi per “evacuare” l’Arsenale, alla fine della proiezione, a far capire che non avrebbe potuto esserci location migliore per l’anteprima italiana di Dunkirk, l’ultimo film di Christopher Nolan.
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L’Arsenale
Nell’imbattibile cornice dell’Arsenale veneziano, tra secoli di storia militare e un presente votato all’arte contemporanea, la straordinaria – e basata su fatti realmente accaduti – vicenda raccontata dal regista di Inception ha trovato il corollario perfetto. Negli spazi divisi tra Marina Militare Italiana, Comune e Biennale, accanto alle tese dell’Arsenale Nord, lì dove un sommergibile sospeso domina quello che fu il bacino dove prendevano vita le invincibili galee della Serenissima, Dunkirk è stato proiettato non in Imax o 70mm, ma in un contesto che aggiunge un’ulteriore dimensione all’esperienza cinematografica.
Un migliaio di posti a sedere all’aperto, sotto il cielo tumultuoso di un lunedì di fine agosto, il giorno prima della preapertura della Mostra del Cinema. Se il parterre ospitava molti volti noti della città, alcuni degli addetti ai lavori che tra poche ore si trasferiranno al Lido per una nuova edizione del festival cinematografico più antico al mondo, allettati da questo curioso fuori programma, sono molti anche i veneziani che si sono registrati gratuitamente sul sito della Warner Bros per vedere l’anteprima italiana di Dunkirk.
L’evento
Un evento che fa bene alla città, patrocinato con forza dal Comune di Venezia, che rischia però di confermare ancora una volta come al Sindaco Brugnaro interessino più i grandi unicum che fanno di Venezia una vetrina irresistibile, piuttosto che il nutrimento culturale quotidiano – ma non solo – dei pochi abitanti rimasti in laguna (c’è un cinema all’aperto, in Campo San Polo che i veneziani rimpiangono e stanno cercando con determinazione di ripristinare).
L’anteprima
Ma l’anteprima di Dunkirk a Venezia resta comunque una buona notizia. La vicenda di orgoglio e sopravvivenza, onore e solidarietà, portata sul grande schermo da Nolan (che ha salutato gli spettatori veneziani con un videomessaggio) viene esaltata magnificamente da un’Arsenale sapientemente illuminato e aperto alle imbarcazioni a remi capaci di evocare quelle eroiche imbarcazioni civili protagoniste della storia raccontata da Dunkirk.
Se é vero che la proiezione ha rischiato di saltare a causa del maltempo (un forte temporale minacciava pericolosamente Venezia, finendo poi per scaricarsi sulla terraferma, con tanto di tromba d’aria sul litorale del Cavallino), è anche vero che le dure e fredde raffiche di vento che hanno sferzato gli spettatori hanno reso l’esperienza della visione di Dunkirk in Arsenale ancora più immersiva ed empatica tanto da, per una volta, consentire un deflusso ordinato e silenzioso degli spettatori, quasi rispettosi delle interminabili colonne di soldati disposte sulle spiagge di Dunquerque appena viste nel film, immobili davanti al Canale della Manica in attesa di conoscere il loro destino.