Arriva finalmente a Padova l’ultimo lavoro della giovane coreografa e danzatrice Giorgia Lolli, EAT ME, vincitore del progetto DNAppunti Coregrafici 2023 in collaborazione con il Centro Nazionale Virgilio Sieni, Operaestate Festival, L’arboreto, La Corte Ospitale, Gender Bender, Triennale Milano Teatro e la Fondazione Romaeuropa, dove ha ufficialmente debuttato il 20 ottobre 2024. La messa in scena è prevista per domenica 10 novembre, alle ore 19.00, presso il Teatro ai Colli, all’interno del Festival Internazionale La Sfera Danza 2024.
Lo spettacolo, visto in fase di ricerca il 29 agosto 2024 ad OperaEstate Festival presso la sala del CSC San Bonaventura, si ispira alla sinestesia “mangiare con gli occhi”, interrogandosi sul modo in cui i corpi socializzati come femminili vengono osservati, sessualizzati e consumati dai media tradizionali, attraverso le dinamiche dello sguardo tra pubblico e performer.
Se già nel 1949 De Beauvoir teorizzava «donna non si nasce, lo si diventa», Lolli crea una partitura coreografica dove i corpi delle due performer (lei stessa e Sophie Annen), da sdraiati sul pavimento acquistano progressivamente verticalità attraverso le pose tipiche della ritrattistica femminile, dai dipinti rinascimentali alle copertine dei giornali, passando per i gesti quotidiani culturalmente associati alle donne, come accavallare le gambe, o sistemarsi i capelli lunghi. Non c’è volto, solo pezzi di carne abbandonati a sé che sembrano vibrare di vita propria nella costante, ma sempre nuova, ripetizione di piccole azioni che invitano il pubblico a cibarsi con lo sguardo di cosce, glutei e schiena.
Attraverso il costante rumore di bocche masticanti, che fa del cibarsi un atto di oggettificazione e predazione, le dinamiche proprie del male gaze (i.e. sguardo maschile) vengono riprodotte ed esplorate fino al geniale ribaltamento degli ultimi minuti, quando le due performer uscendo dal tappeto danza si avvicinano pericolosamente al pubblico, per la prima volta guardandolo e, letteralmente, leccandosi i baffi (e le braccia).
Gli spettatori, che fino al momento prima hanno goduto, affamati e indisturbati, degli organismi femminili in scena, realizzano allora non solo di non essere i soli soggetti desideranti, ma soprattutto di avere un corpo desiderabile, di non essere cioè sguardo neutro e smaterializzato, nascosto nel buio della sala. Annen e Lolli, con movimenti sensuali e felini, sembrano provocatoriamente invitare il pubblico ad avvicinarsi e mettere in pratica la brama di dominazione maschile maturata nel corso della performance. In risposta, gli spettatori non si muovono, intuendo che il rapporto di potere è ormai invertito, e che i corpi predati, adesso, sono i loro.
Biglietti per 10 novembre QUI.