Per la prima edizione la scelta del filo conduttore è caduta su un tema che rappresenta la sfida sia per il presente sia per il futuro: il non-diritto di essere donna. Il festival dedicherà inoltre l’edizione alla Tunisia, scelta come esempio virtuoso di un Paese che sta riuscendo – non senza difficoltà – a superare una complicata crisi politico istituzionale.
- 9,30, al Teatro dell’Arte e al Salone d’Onore è previsto l’incontro IL CORAGGIO DELLE DONNE CHE SI RIBELLANO ALLA MAFIA, dedicato agli studenti delle scuole superiori, protagonisti attivi del festival. Interverranno don Luigi Ciotti e le protagoniste del film proiettato Lea di Marco Tullio Giordana, Vanessa Scalera e Linda Caridi.
- dalle 14,30, al Teatro dell’Arte, verranno proiettati i film in concorso selezionati dall’Associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture, Ventidue documentari, tutti recentissimi alcuni in prima nazionale, incentrati sulle donne, i migranti, gli omosessuali, i diversamente abili, sul diritto alla pace e a un lavoro giusto. I film proiettati nella prima giornata del festival sono: Asmarina di Alan Maglio e Medhin Paolos (Italia, 2015 | 68′), El solista de la orquestra di Arantxa Echevarría (Spagna, 2016 | 25′ – Prima nazionale), Women in sinkdi Iris Zaki (Israel, 2015 | 37′ — Prima nazionale), Eurovillage di François Pirot (Belgio, 2015 | 72′ — Prima nazionale), Le baiser de Marseille di Valérie Mitteaux (Francia, 2014 | 52′ — Prima nazionale).
- alle 17,30 si terrà l’incontro SCHIAVE DI GUERRA, a cui parteciperanno Nadia Murad, giovane yazeeda sfuggita alla schiavitù dell’ISIS, i sociologi Renzo Guolo dell’Università di Padova e Marina Calloni dell’Università di Milano – Bicocca.
- dalle 19, si inaugurerà, in presenza dei genitori della fotografa Leila Alaoui, del portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury e del direttore esecutivo del Festival dei Diritti Umani Danilo De Biasio, la mostra fotografica “Sheroes”, proposta da Amnesty International Italia, sulle spose bambine in Burkina Faso, con scatti di Leila Alaoui, la fotografa franco-marocchina rimasta uccisa negli attacchi del 15 gennaio 2016 a Ouagadougou. La mostra fotografica, il cui titolo è una contrazione di “she” e “heroes”, presenta immagini positive di donne e ragazze provenienti da una varietà di ambienti e situazioni (ospiti e lavoratrici di case-rifugio, ginecologhe, responsabili di associazioni femminili, leader di comunità), storie di coraggio, determinazione, impegno, cambiamento positivo. Alla realizzazione hanno contribuito anche i fotografi Sophie Garcia e Nick Loomis.
- alle 21,00, al Teatro dell’Arte, verrà proiettato Fatima di Philippe Faucon (Francia/Canada, 2015 | 79 ‘ | v.o. sott. Ita), la rivelazione della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2015, miglior film dell’anno per il Syndicat Français de la Critique e vincitore di tre premi César. Fatima è il ritratto pudico e sobrio del quotidiano di una donna immigrata che, con coraggio e dignità cerca di crescere da sola, facendo i salti mortali, le due figlie. Sarà presente l’attrice Zita Hanrot.