En attendant la nuit (For Night Will Come) è il film, liberamente ispirato a fatti realmente accaduti negli anni Ottanta del secolo scorso, della regista francese Celine Rouzet presentato all’interno della categoria Orizzonti.
Fin dai primi fotogrammi della pellicola si capisce come ci sia qualcosa che non va: il silenzio in sala viene rotto da un urlo, che solo successivamente si riesce ad associare ai dolori del parto. Poi un medico si affretta, preoccupato, a fare attaccare il neonato al petto della madre, nonostante quest’ultima denunci un intenso dolore: un rivoletto di sangue, man mano sempre più copioso, sgorga dal seno.
La famiglia Feral si trasferisce in una cittadina di campagna immersa nel verde. Arrivano in una casa già arredata e la prima cosa che fanno è tirare le tende per proteggere Filemone dai raggi solari. I nuovi arrivati fin da subito si premurano di apparire il più normali possibile: si inventano una storiella sul loro passato che ogni componente della famiglia recita diligentemente. Filomone, però, non è un adolescente normale: ha sete di sangue e, se in passato era la madre a calmarla, ora non basta più e la donna è costretta a rubare sacche di sangue dal posto di lavoro. È l’incontro con la nuova vicina di casa, Camila, a far degenerare la situazione: la sete del ragazzo cresce fino ad un punto di non ritorno, alimentata anche dall’attrazione che prova per lei.
Questa è la storia di un vampiro diversa da come l’abbiamo sempre conosciuta: il grande focus della pellicola non sta nell’amore erotico e nella passione provata nei confronti di un’altra persona, bensì tutto gira attorno alla famiglia e all’intenso e disinteressato affetto che provano l’uno per l’altro, i sacrifici fatti e anche il fatto di esporre se stessi al pericolo per il bene degli altri.
Già il nome del protagonista è un segno di ciò che sarà, o meglio, che non sarà la sua vita: proprio come nella mitologia greca Filemone si mostra accogliente ed ospitale, seppur fortemente intimorito, ma, a differenza del mito, non viene premiato in nessuna maniera se non con l’ostracismo.
Filemone, così come tutta la sua famiglia, viene posto ai margini della società e qualunque suo sforzo sarà finalizzato al vano tentativo di conformarsi. Almeno fino a quando non getta la spugna.
È improbabile non notare come quest’anno i vampiri siano entrati di peso all’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e En attendant la nuit (For Night Will Come) si inserisce dignitosamente all’interno del quadro.