Data mestrina il 30 aprile scorso per il tour ‘Un viaggio incredibile‘ di Enrico Ruggeri, sul palco del Teatro Toniolo con la sua band, Luigi Schiavone alla chitarra, Phil Mer alla batteria, Francesco Luppi alle tastiere e Fabrizio Palermo al basso, nell’ambito della rassegna Cultnet di Veneto Jazz.
Un viaggio incredibile è il titolo dell’album doppio di Ruggeri, il trentacinquesimo della sua carriera, uscito a febbraio di quest’anno, che contiene sedici brani riarrangiati, scelti dal repertorio discografico che va dal 1986 al 1991, nove inediti e quattro cover di David Bowie, già registrate in passato. Da sempre diviso tra due anime, quella rock e quella del cantautore dallo sguardo attento sulle piccole grandi storie del mondo, sulla sua vita e sulle vite degli altri, nella prima parte del live presenta gli inediti. Poche parole per introdurre brani come racconti brevi, liriche raffinate, frammenti di esistenza, donne, uomini, amori, addii. Uno su tutti, La badante, sentimenti di solitudine e lontananza, una vita silenziosa, la sorpresa di un ritornello caraibico.
Life on mars?, un omaggio misurato e affettuoso al duca bianco, ci guida come una stella luminosa verso la parte finale dello spettacolo. Al brano presentato all’ultimo San Remo, Il primo amore non si scorda mai, pezzo rock che nell’assolo contiene una citazione degli Stranglers, gruppo punk-rock celebre tra gli anni Settanta e Ottanta, si susseguono i successi del passato, Il portiere di notte, Quello che le donne non dicono, Il mare d’inverno, Mistero, Polvere, Ti avrò e poi indietro fino ad arrivare a Contessa, uno dei primi successi dei suoi Decibel, datato 1980. Un primo amore che nessuno sembra aver scordato, visto che il pubblico in piedi e i molti accorsi sotto al palco ne conoscono ogni parola.