Ernani al Teatro La Fenice di Venezia

VENEZIA – Va in scena al Teatro La Fenice Ernani di Giuseppe Verdi. La quinta opera del catalogo verdiano, e la prima delle cinque commissioni del Teatro veneziano al bussetano, verrà ora proposta in un nuovo allestimento realizzato in coproduzione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, con la regia Andrea Bernard, le scene di Alberto Beltrame, i costumi di Elena Beccaro e il light design di Marco Alba, e con Riccardo Frizza alla testa dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice. Nel cast figureranno per i ruoli principali Anastasia Bartoli, Piero Pretti, Michele Pertusi ed Ernesto Petti. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro La Fenice il 16, 19, 22, 25, 28 marzo 2023 nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2022-2023. La prima di giovedì 16 marzo 2023 ore 19.00 sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3.

Con la prima di Ernani, il Teatro La Fenice è orgogliosa di aderire al progetto Viva Verdi, promosso dal Ministero della Cultura insieme con i teatri lirico-sinfonici italiani: grazie a questa preziosa iniziativa, i fondi ricavati dall’acquisto dei biglietti per la prima recita dell’opera verdiana saranno devoluti all’acquisizione e alla successiva valorizzazione della casa-museo di Giuseppe Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda da parte dello Stato. Villa Verdi a Sant’Agata rappresenta senza dubbio una delle chiavi di lettura per comprendere lo spirito immortale del genio e dell’uomo Verdi.

All’Ernani e alla commissione veneziana si deve anche l’incontro del compositore con il poeta muranese Francesco Maria Piave, all’epoca alle prime prove come versificatore. Opera in quattro atti tratta dall’Hernani di Victor Hugo, debuttò il 9 marzo 1844 con esito molto felice. Nella vicenda, Verdi pose al centro della ribalta personaggi emarginati dalla società, sullo sfondo della Spagna del sedicesimo secolo: don Giovanni d’Aragona, cui la guerra civile ha sottratto titolo nobiliare e ricchezze, è ora il bandito Ernani; eppure resta fedele al codice d’onore cavalleresco.

«Come in tutte le opere di Verdi, anche in Ernani la dimensione politica è ben radicata e mai secondaria – ha spiegato il regista Andrea Bernard –. Considerando anche il fatto che proprio Ernani costituisce la prima opera commissionata a Verdi dal Teatro La Fenice, per il compositore era particolarmente importante che il lavoro rappresentasse a pieno i suoi valori e che raggruppasse al suo interno tutti gli aspetti per lui essenziali, da quelli politici fino a quelli più psicologici e intimi, che già qui si possono cominciare ad apprezzare. Questi ultimi sono sicuramente quelli a cui ho dato più attenzione perché ci avvicinano alla contemporaneità e possono parlare al pubblico di oggi. Gli aspetti che voglio sottolineare emergono attraverso un lavoro attento sui personaggi e le motivazioni che li muovono».

«Gli elementi che caratterizzano Ernani rispetto a Nabucco e ai Lombardi non sono determinanti dal punto di vista musicale. Lo sono molto di più quelli legati alla stesura del libretto – ha dichiarato il direttore d’orchestra Riccardo Frizza – vista la volontà di Verdi di essere determinante nelle scelte di Piave per evitare le modifiche che i librettisti erano soliti fare ai drammi originali. Verdi era convinto che un libretto dovesse conservare il carattere originale del dramma. Questa scelta lo differenzia da Rossini e Donizetti, per i quali sia il materiale musicale che quello drammaturgico potevano essere alternabili».