“Un disegno estetico che per me vuol dire politico” e “una coerenza che accomuna tutte le sezioni”.
Dal 7 al 17 agosto prenderà il via la 72esima edizione del Festival di Locarno, la prima con la direzione di Lili Hinstin, che concepisce il programma come un mosaico perché i film sono frammenti per la costruzione di un discorso, un discorso politico, eclettico e geograficamente assai ampio, a rappresentare la nostra contemporaneità. 50 cortometraggi e 29 lungometraggi per le quattro sezioni in concorso, frutto di una complessa selezione tra 7500 opere. Un festival che ha la caratteristica di essere sempre stato libero, libero di dare schermo a immagini in movimento capaci di sorprendere, a narrazioni scomode, a cinematografie di confine, con i talenti di domani e gli autori affermati che qui si incontrano. Un festival che da sempre è un coraggioso atto di scandaglio di anime e contesti; una certezza che si rinnova, di anno in anno, per gli 8000 spettatori di Piazza Grande e per il pubblico di Locarno.
Il pre-festival vedrà sullo schermo il film d’animazione di Lorenzo Mattotti, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, dal racconto di Dino Buzzati, meravigliose illustrazioni comprese. Film d’apertura sarà Magari, opera prima di Ginevra Elkann, con Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio in un sorprendente scambio delle parti: cupo lui, solare lei. Uno spazio sarà dedicato a due film provenienti dal Festival di Cannes: l’atteso Once Upon a Time … in Hollywood, nella versione rimontata da Quentin Tarantino, e Diego Maradona, film documentario di Asif Kapadia; To the Ends of the Earth di Kiyoshi Kurosawa sarà il film di chiusura.
La retrospettiva Black Ligth, proporrà, oltre i canoni occidentali, esempi di rappresentazione delle minoranze: verranno festeggiati i trent’anni di Fa’ la cosa giusta di Spike Lee e sarà l’occasione per rivedere la pellicola restaurata Rue Cases-Nègres (1983) di Euzan Palcy.
Molte le presenze femminili, tra cui Hogar di Maura Delpero, una produzione italoargentina ambientata in un centro di accoglienza per ragazze madri a Buenos Aires; Notre Dame, una commedia intima di Valerie Donzelli, che in Italia ricordiamo per La guerre est déclarée (2011); e l’esordio alla regia dell’attrice olandese Halina Reijn con Istinct, un thriller psicologico sull’ambiguità del desiderio.
Non manca la sezione sul film di ricerca, che da quest’anno si chiamerà Mouving Ahead, e che vedrà maestri della sperimentazione come Jean-Claude Russeau ed Èric Baudelaire che si alterneranno con giovani artisti.
Per concludere due altre novità: l’apertura al mediometraggio, tra i 40 e i 59 minuti, un formato da considerare anche per le competizioni, e “Crazy Midnight”, la seconda serata in Piazza Grande, con una proposta dedicata ai cinefili nottambuli e che vuole connotarsi con radicalità e anticonformismo.
Ospite d’onore di questa edizione sarà John Waters, sceneggiatore, regista e attore, che ha rotto gli schemi del cinema americano con sperimentazioni e provocazioni: chi non ricorda Polyester, il primo film in odorama, interpretato da Divine? L’Execellece Award verrà assegnato a Song Kang-ho, attore sudcoreano e interprete di Parasite, Palma d’oro di Cannes ’19; a Hilary Swank, per l’impegno e la sensibilità nell’interpretazione di intese figure femminili, sarà tributato il Leopard Club Award. Il montaggio come scrittura ultima di un film sarà raccontato dalla montatrice franco-americana Claire Atherton, alla quale verrà consegnato il premio Vision Award Ticinomoda; e a Enrico Ghezzi, perché ha concretizzato l’utopia della televisione come strumento democratico, nutrendo con film importanti gli spettatori delle notti di Fuoriorario, spetta il nuovo premio Utopia che gli verrà consegnato da Béla Tarr.
Lili Hinstin, aspettando l’apertura del festival, conclude: “Questa edizione è dedicata a Freddy Bauche, instancabile difensore del cinema, visionario malinconico e battagliero, che diceva “bisogno seminare il cinema qui come si semina il frumento.”.
Per il programma completo, le giurie e le sinossi, rimandiamo al sito del Festival di Locarno:
https://www.locarnofestival.ch/it/pardo/festival-del-film-locarno/home.html