Si può campare di cultura? Quanto è importante investire in essa per le aziende? Sono domande alle quali rispondono i fatti: sì, perché rassegne di qualità e di promozione del territorio sobrie come quella del 38° Festival Internazionale di Musica di Portogruaro appena conclusa dimostrano che si può avere successo non solo di pubblico e immagine ma anche di disponiblità di mezzi finanxziari, tali da consentire di organizzarne a altre in futuro.

Nonostante le condizioni imposte dall’emergenza sanitaria, il numero dei concerti è restato in linea con gli scorsi anni (oltre 30) così come quello dei musicisti (più di 80) e dei comuni coinvolti (8 sul territorio) e l’affluenza è stata più che soddisfacente : i concerti al Teatro Russolo di Portogruaro, fresco di una nuova galleria e nei paesi limitrofi hanno registrato diversi tutto esaurito. Anche le Masterclass hanno riservato una sorpresa: sono stati ben 130 gli allievi presenti, con oltre 150 domande di iscrizione. Le performance degli allievi delle Masterclass sono state seguite con attenzione da un pubblico qualificato e hanno generato interessanti dibattiti.

Due anche le novità esclusive del 2020: durante il Festival è stato messo online il nuovo sito web della Fondazione Musicale Santa Cecilia che raccoglie, concatenandole, tutte le attività della Fondazione in un unico portale, rafforzando così l’identità e l’incisività della comunicazione dell’intera struttura. Anche il progetto “Festival Reporter” è una novità del 2020 e ha visto alcuni giovani tra i 14 e i 18 anni, allievi della Scuola di Musica, raccontare il Festival sui Social. «È stata una bella novità assistere ad un concerto e concentrarmi non solo sulla musica – spiega Lorenzo, uno di loro – ma anche su cosa e come cogliere dei diversi attimi del concerto».