Gabriella Capodiferro a Mantova

Galleria Arianna Sartori

La Galleria “Arianna Sartori” presenta una mostra personale della pittrice teatina Gabriella Capodiferro intitolata “Luce Acqua Vento 2. Luce e Ombra, Incisioni e dipinti”. L’esposizione mantovana segue la personale “Luce Acqua Vento”, tenutasi con grande successo nel 2016, a Venezia, città dove la Capodiferro ha vissuto importanti momenti formativi giovanili all’interno della locale Accademia di Belle Arti, sotto la guida di grandi maestri come Bruno Saetti e Carmelo Zotti. Per questa nuova importante esposizione, Gabriella Capodiferro esporrà una serie di trenta dipinti, dei quali ben ventotto sono inediti, mentre due provengono dalla precedente esposizione.

In occasione della mostra mantovana Maria Gabriella Savoia ha posto alcune domande all’artista.

Maria Gabriella Savoia – Quali sono le motivazioni e i temi che l’hanno condotta ad allestire questa mostra?

Gabriella Capodiferro – Ho voluto realizzare questa Mostra di Mantova in vista di un approfondimento linguistico – compositivo dell’immagine. Immagine il cui contenuto narrativo continua e sviluppa il tema Luce acqua vento, isolandone un solo elemento: LUCE. La Luce con il suo alter ego: l’OMBRA.

MGS – La luce e l’ombra sono stati, già nei secoli scorsi, motivo di approfondimento anche da parte di famosi artisti e non solo italiani.

Capodiferro, Raccolta di frutti, LXXV

GC – Quando nel ‘600 nasce consapevolmente questa necessità espressiva e compositiva il colore subisce una modificazione strutturale; perde la brillantezza cromatica in favore della tecnica del chiaroscuro. Il colore viene modellato con il bianco e il nero o il bruno per raggiungere il massimo valore drammatico. Nell’800 gli Impressionisti pongono l’attenzione sul colore come luce e le ombre non sono più scure, ma colorate. Quando con l’Espressionismo e più tardi con l’Arte moderna e Contemporanea si assume il colore come elemento costitutivo primario della composizione visiva viene scoperto il suo valore intrinseco ed il suo potenziale.

MGS – Considera la sua ricerca limitata allo studio del colore?

GC – Nella mia ricerca il colore si fa: Luce, Movimento (= vento), Trasparenza (= acqua) e si presenta nella purezza del pigmento base che modifica il suo tono attraverso vari materiali e diversi metodi esecutivi a carattere stratigrafico. Nelle opere presenti in Mostra ho cercato di sviluppare un solo particolare aspetto del colore, la capacità di farsi Luce od Ombra senza spegnere la saturazione dei pigmenti.

MGS – La problematica del forte contrasto è una delle motivazioni che l’hanno condotta verso l’incisione?

GC – Anche nell’acquaforte ho ricercato il contrasto tra il nero puro e la morbidezza della luce tramite gli inchiostri calcografici. La Luce e l’Ombra cromatiche disegnano situazioni compositive dinamiche, nell’evento di multi direzioni spaziali, di rimandi contrappuntistici e di suggerimenti percettivi di spazialità ampia e limpida o rarefatta e sospesa. Tale linguaggio visivo, accompagnato al gesto segnico della materia cromatica risponde perfettamente anche al mio bisogno interiore di indagare lo spirito della Creazione e farmi ascolto di esso con la stessa domanda di ciascun essere umano, ieri come oggi: “chi sono, da dove vengo e dove vado”. Nel mio caso la domanda è dentro il tema “L’ombra delle realtà future” che in questi due anni ho voluto approfondire sotto varie “luci e ombre”.

 

Gabriella Capodiferro “Luce Acqua Vento 2. Luce e Ombra, Incisioni e dipinti”

20 ottobre – 8 novembre 2018

Galleria “Arianna Sartori”, Mantova – Via Ippolito Nievo 10

Orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso Festivi