Alla fine della prima stagione, la quindicenne Hanna (Esmé Creed-Miles) – cresciuta dal padre, Erik (Joel Kinnaman) come un soldato, isolati nelle foreste, sempre sul chi va là, per timore di essere catturati dagli uomini al soldo di una misteriosa organizzazione – scopre di non essere l’unica ragazza con abilità straordinarie derivate da allenamento riservato a un’élite.
L’organizzazione Utrax, responsabile del programma, ha creato un gruppo di ragazzi militarmente addestrati.
Hanna troverà un appoggio inaspettato, ma decisivo nel proteggerla dall’organizzazione governativa senza scrupoli.
La serie tv, basata sull’omonimo film di Joe Wright del 2011 con protagonista Saoirse Ronan, debutta con la seconda seconda stagione il 3 aprile su Amazon Prime Video con 8 episodi da un’ora.

Il primo episodio inizia non molto tempo dopo la fine della prima stagione, le vicende che vedono coinvolta la protagonista Hanna, sempre in fuga, corrono parallele a quelle della “scuola” dove vengono addestrate spie killer.
Fatica un po’ ad ingranare questa seconda stagione.
Se nella prima la tenuta espositiva sapeva intrigare fin da subito, qui si perde un po’ di tempo nei primi episodi.
È dal quinto episodio che la serie si riappropria della sua ambizione e si fa appassionante, per poi lasciare lo spettatore con il fiato sospeso in un “apertissimo” finale di stagione.