Venezia 71. Concorso
Tratto dal libro Il bambino indaco dello scrittore padovano Marco Franzoso, il secondo film italiano in concorso alla Mostra del Cinema è un lavoro di Saverio Costanzo con Adam Driver e Alba Rohrwacher.
Con Hungry Hearts il regista Saverio Costanzo torna ad analizzare i sentimenti, e l’amore problematico, malato, dopo La Solitudine dei Numeri Primi; e lo fa scegliendo un tema molto coraggioso, e delicato, che, tuttavia, potrebbe dar luogo a fraintendimenti, frutto di una lettura che non bada alla natura così semplice eppure così complessa del rapporto madre/figlio.
_ Mina e Jude si incontrano a New York in una circostanza alquanto bizzarra; e dopo nasce l’amore.
_ La ragazza è italiana, lavora per le ambasciate; mentre Jude è americano e fa l’ingegnere. Una coppia di giovani, felice e innamorata, che vive in una casa accogliente. Lei resta incinta e si sposano.
_ Già durante la gravidanza si comprende che Mina è concentrata nel tenere una rigida, rigidissima, dieta, intrapresa per non assumere quelli che lei definisce veleni, come la carne. Questa sua scelta, dovuta a sogni e veggenti, comporta dei problemi per lo sviluppo del feto e per il successivo parto.
Mentre Jude continua a generare amore per la sua adorata e per il bambino finalmente nato, Mina inizia un percorso di alienazione dal mondo; si rifugia in casa, da dove non esce quasi mai: tutto ciò che viene da fuori lo considera conflittuale; legge e rilegge libri su varie correnti di pensiero, vive un rapporto esclusivo per suo figlio e per Jude. A quest’ultimo ha imposto inflessibili precauzioni igieniche ogni volta che rientra a casa (deve levarsi le scarpe prima di entrare, lavarsi le mani se vuole prendere in braccio il bambino; e poi l’apparmento è stato blindato con reti e cancelletti di legno, per non permettere al bambino di cadere).
_ Dopo qualche tempo di vita a tre, Jude inizia a preoccuparsi della costante frebbe che ha il neonato. Di nascosto da Mina, che è contraria ad antibiotici, alla figura del pediatra e dei medici in generale, Jude porta il piccino a fare una visita.
_ La diagnosi del medico è lapidaria: il bambino è denutrito, ha la febbre, e non cresce, perché non riceve gli alimenti giusti.
Mina, che interpreta, e cambia, a modo suo varie filosofie orientali e concetti scientifici, ha imposto non solo a sè stessa, ma anche a suo figlio una via di purificazione del corpo attraverso semi di lino, manghi, vegetali coltivati da lei sul tetto e qualche altra radice.
_ E per la coppia inizia un momento di disperata tensione.
_ Jude, che continua ad amare la moglie, prova a farla ragionare, ma lei non sente ragione. L’uomo arriva a creare delle situazioni per nutrire il figlio di nascosto con omogeneizzati alla carne o con del prosciutto, ma Mina lo scopre.
_ Urlare, parlare amorevolmente, costruire pacate spiegazioni o cercare di far ragionare Mina non serve.
Il bambino non viene mai chiamato per nome, solo attraverso frasi possessive come “mio figlio” o teneri vezzeggiativi; il padre, Jude, accumula paure; la madre, Mina, diviene ogni giorno più trasparente
_ Per paura di veder morire di fame il proprio figlio, Jude compie un passo molto sofferto.
Hungry Hearts è un film, se lo possiamo dire, su una forma di rifiuto della maternità, ma da una prospettiva ribaltata: per amore solo per eccessivo amore, che porta a negare i problemi, rifiutando tutto quello che c’è fuori.
Mina ama suo figlio, ma lo nutre di un affetto che per lui risulta essere nocivo.
_ E lo strazio per Jude, diviso tra devozione e dipendenza, diventa insopportabile e inizia a sgretolarsi.
Saverio Costanzo, attraverso un superbo lavoro di regia, racconta una storia angosciosa, che tiene il ritmo del miglior cinema indipendente americano. Nel suo lavoro di scrittura, anche se non perfetto – ad esempio, poco prima della fina si lancia in una spiegazione didascalica fin troppo televisiva – porta sul grande schermo un dramma psicologico.
Hungry Hearts
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 109′
Regia: Saverio CostanzoCast: Adam Driver, Jake Weber, Natalie Gold, Victor Williams, Victoria Cartagena, Alba Rohrwacher, Cristina J. Huie, Toshiko Onizawa, David Aaron Baker
Produzione: Wildside, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2014 – In Concorso
2014 (cinema)