La commedia politica “Il ballottaggio” presentata alla sesta edizione dell’Edera Film Festival 2024 parla in modo ironico e scherzoso del nostro presente facendo riflettere sul peso che può avere una scelta.

Tempo di elezioni, un giovane presidente di seggio accoglie frettolosamente quattro ragazzi svogliati e sprovveduti, impreparati per il compito che dovranno svolgere e poco consci dell’importanza del loro ruolo. Infatti, i quattro ragazzi sono gli scrutatori che, nel corso della giornata, accoglieranno e guideranno le varie persone giunte lì per votare. Al concludersi della giornata e arrivato finalmente il momento dello spoglio dei voti, due maldestri malviventi riescono ad entrare e a sopraffare presidente e scrutatori. Il loro scopo? Semplice! Truccare le lezioni per far vincere il sindaco che li ha assoldati.

Inizia allora un botta e risposta tra i ragazzi e i criminali, un siparietto comico impreziosito da personaggi stereotipati e macchiette che ricalcano e affrontano in maniera leggera le tematiche più calde del momento. Non mancano rimarchi specialmente alla situazione politica italiana, come ad esempio il fatto che faccia fatica a svecchiarsi, con tanto di sguardo in camera per sottolineare ancor di più il discorso e far capire che non c’è spazio per il fraintendimento, nessuno dei messaggi che questo cortometraggio vuole lanciare è lasciato sottinteso.

A quel punto si rivela provvidenziale l’intervento del signore delle pulizie che, trovando il poliziotto che era stato immobilizzato in precedenza dai malviventi, chiama la polizia che arriverà per arrestare i criminali. Finalmente liberi e concluse le procedure richieste dalla polizia, i nostri protagonisti possono procedere nuovamente con lo spoglio dei voti se non fosse per lo scontro avuto poco prima che si dimostra avere delle conseguenze importanti e impossibili da ignorare. I punti di divergenza tra i candidati alla posizione di sindaco fatti emergere dai due delinquenti, inizialmente liquidati senza troppi pensieri, tornano a tormentare il gruppo che, unito per la prima volta dopo una giornata di litigi, compie una scelta. Quello che sappiamo dopo è la vittoria di uno dei due candidati che può far intuire che decisione abbiano preso i ragazzi senza averne però la certezza. Hanno portato a termine l’obiettivo dei criminali poiché si sono resi conto che la proposta del sindaco da loro sostenuto è forse la migliore o hanno deciso di difendere i principi della democrazia lasciando che fossero i voti a parlare? Sarà compito dello spettatore darsi una risposta.