“Il libraio di Venezia” di Giovanni Montanaro

Ode a Venezia e alle sue librerie

L’ultimo romanzo di Giovanni Montanaro racconta la storia di Vittorio, un uomo burbero ma romantico, originario del Cadore e lettore accanito. Vittorio è il proprietario della libreria “Moby Dick” situata in campo San Giacomo dall’Orio, ovviamente a Venezia. San Giacomo è, secondo il narratore, “il campo più bello della città” ed è proprio in campo che si svolge la storia: San Giacomo rappresenta quasi una sorta di palcoscenico, sul quale i diversi personaggi si muovono, si incontrano e discutono a voce alta, facendosi udire così dalla narratrice. Scelta interessante, questa: il narratore è un personaggio che resta “fuori”, è estraneo all’azione: si tratta di un’anziana signora, che dalle sue finestre osserva e ascolta ciò che avviene giù in campo. Curiosa, un po’ pettegola, ma di buon cuore.

La signora Rosalba osserva quindi dal vetro l’inizio di una storia d’amore: quella tra Vittorio e Sofia, una ragazza molto più giovane di lui, bella senza sforzo, un po’ stereotipata. La vicenda amorosa passa subito in secondo piano per lasciare ampio spazio ai fatti del 12 novembre 2019: in questa data l’acqua alta ha invaso la città, toccando i 187 centimetri. Non accadeva dal 1966. La marea ha allagato la basilica di San Marco, ha spazzato via la celebre edicola sulle Zattere e ha messo in ginocchio cittadini e commercianti.

Anche nei giorni a seguire l’acqua alta è tornata, impedendo un celere recupero e pulizia degli ambienti. In questo contesto, si è visto nascere un movimento spontaneo degli studenti veneziani, che si sono coordinati per portare aiuto alle zone più colpite della città. Come gli “angeli del fango” nella Firenze del ’66, i giovani hanno curato una Venezia martoriata dall’acqua, offrendo aiuto alle istituzioni, alle fondazioni e ai privati cittadini.

Il breve romanzo di Montanaro costituisce un’ode a Venezia, alla fragilità della città. La lettura è resa piacevole dalla scrittura limpida dell’autore, che per un attimo fa dimenticare la trama prevedibile, piena di ingenuità. La parte più interessante è sicuramente costituita dal capitolo “Una mappa e una guida alle librerie veneziane”: in coda al romanzo troviamo infatti una lista delle principali librerie della città. Dall’intramontabile Toletta alla libreria Acqua Alta, la più fotografata di sempre. Dalla libreria “queer” Marco Polo in campo Santa Margherita, alla libreria Miracoli, la più romantica di Venezia. Vale la pena visitarle una ad una, per carpirne la personalità, l’atmosfera che le abita. Sono loro le vere protagoniste del libro.

Giovanni Montanaro, Il libraio di Venezia, Narratori Feltrinelli, 2020, pp. 135, euro 12.

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