Villa Primic è un palazzo, o castello, imponente affacciato sul mare. Un tempo dimora accogliente, ora casa ombrosa e scricchiolante. Dei fasti e del prestigio di allora sono rimasti i ricordi, le tasse e i debiti, tanti.

Per questo Rose (Margherita Buy) decide di vendere “perché se i sentimenti finiscono, te ne puoi fare anche degli altri, ma se i soldi finiscono sei proprio un disperato”. Il marito Valerio (Massimiliano Gallo), celebre autore che da troppo tempo non pubblica più nulla, non accetta la decisione drastica della moglie. Ma è in minoranza, anche i due figli sono d’accordo con la madre. L’unica a dargli manforte è la governante della casa. Ma i principi non bastano a pagare i creditori.

“Nel 2019, mentre recitavo sul set della seconda edizione della serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”, incontrai l’autore dei libri da cui è tratto il film, Maurizio De Giovanni, e lo esortai a scrivere un testo teatrale legato a Napoli e alla sua aura sotterranea di mistero. Maurizio lo scrisse in soli 20 giorni e quando lo lessi, pensai subito che fosse un’opera che rivelava forti radici e potenzialità per un film che mi sarebbe piaciuto dirigere. Lo spettacolo che abbiamo allestito ci ha regalato emozioni indimenticabili fin dal debutto in scena avvenuto due anni fa al Festival del Teatro di Napoli e poi durante una stagione di repliche di grandissimo successo interrotta per il Covid a febbraio del 2020″ ha raccontato il regista.

Sceneggiato da De Giovanni, Gassmann, Andrea Ozza, con la collaborazione di Alessandro Regalo, Il Silenzio Grande è un melodramma sobrio che, anche nella sua prevedibilità, mantiene un’atmosfera interessante e curiosa. I dialoghi profondi, alcuni brillanti (su famiglia, scrittura, eredità, relazioni), sono credibili grazie alla precisa e sentita interpretazione di tutto il cast.