Per tre giorni in scena al Teatro Goldoni di Venezia arriva lo spettacolo Locandiera B&B, scritto da Edoardo Erba, interpretato da Laura Morante e diretto dal regista Roberto Andò.
Il testo si ispira, per ambientazione e per alcune analogie caratteriali, alla commedia La Locandiera, che Carlo Goldoni scrisse nel 1753, che vedeva al centro di tutto la bella e astuta Mirandolina.
Mirandolina, in questa versione 2.0 del testo goldoniano, diventa Mira (Laura Morante), donna seducente, che sta trasformando la propria villa in una locanda e che si ritrova, a sua insaputa, coinvolta in una pittoresca cena organizzata dal marito con ambigui uomini d’affari accompagnati da altrettanto ambigue figure femminili. Il marito non si fa vedere e a lei tocca l’ingrato compito di tenere le fila di una serata fatta di silenzi, fraintendimenti e ambiguità.
Tutto sembra filare per il verso, non giusto, fino a che non arriva uno sconosciuto che chiede di poter restare a dormire. Tra Mira e l’uomo si instaura da subito un rapporto fatto di seduzione e mistero. Per lei l’uomo diventa l’arma giusta per affrontare una nottata pronta a degenerare, dove il “gioco” diventa sempre più sottile.
Dopo Le donne gelose (sempre in cartellone al Teatro Goldoni), la Locandiera B&B offre un’altra declinazione dell’universo goldoniano. In questo caso è la seduzione femminile il perno principale verso cui tutto pende. Ma non una femminilità sfacciata, diretta o sfrontata quanto più una sottile dimostrazione del potere che le donne possono esercitare, con sapienza e astuzia, verso l’universo maschile.
Quello che viene sottolineato dai protagonisti, attraverso questo adattamento di Andò, è come talvolta i rapporti possano diventare loschi anche senza una dimostrata apparenza, di come un gesto possa risultare offesa, di come la parola possa diventare mezzo di difesa.
Anche in questa caso, come succede in moltissime opere di Goldoni, viene dimostrato come spesso il desiderio possa avere molteplici implicazioni e, come gli intrighi e le vicende narrate diventino specchio della modernità e della realtà quotidiana.