Lunedì 2 settembre alle ore 12 all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia nello Spazio Regione Veneto sarà presentato per iniziativa di Cinit Cineforum Italiano e Centro Studi Cinematografici, associazioni nazionali di cultura cinematografica, “Indro Montanelli e il cinema” di Rinaldo Vignati, da poco in libreria per i tipi di Mimesis Edizioni. Durante la giornata saranno presenti, oltre a Vignati, autore di diversi saggi di sociologia e politologia, nonché storico e critico del cinema, Gianni Canova, ordinario di Storia del Cinema e Filmologia, Massimo Caminiti, presidente del Cineforum Italiano, e Giancarlo Zappoli, presidente del Centro Studi Cinematofgrafici. Coordina Alessandro Cuk, giornalista e critico cinematografico. Montanelli è stato il giornalista italiano più letto del Novecento: delle sue numerose attività, quelle in campo cinematografico sono finora rimaste pressoché sconosciute.

“Questo libro, attraverso ricerche d’archivio che hanno riportato alla luce vari progetti non realizzati e attraverso un esame dei film a cui collaborò e degli articoli di argomento cinematografico scritti nel corso della sua carriera, dimostra come il cinema, pur rimanendo secondario rispetto alla politica, sia un campo che può rivelare aspetti importanti della sua personalità. In uno sketch televisivo Montanelli respingeva le lusinghe del cinema definendosi un “contadino toscano” e spesso ha guardato a questo mondo con occhio da moralista, ma nel corso della sua vita ne è stato in diversi momenti attratto. E il cinema lo ha più volte cercato, intuendone le potenzialità”.

Dell’attività cinematografica del giornalista sono esaminati gli episodi noti (come la rottura con Sergio Amidei, co-sceneggiatore de Il generale Della Rovere, per il quale ottenne una candidatura all’Oscar) e quelli sconosciuti (come il telefilm di Jacques Tourneur sceneggiato da John Fante, che prendeva ispirazione da un suo racconto, o il progetto su Giulio Cesare elaborato con Valerio Zurlini), senza dimenticare i personaggi cinematografici a lui ispirati.