Venezia torna a godere di uno dei sui gioielli più preziosi e affascinanti, in una nuova, sontuosa veste. Il Museo di Palazzo Grimani riapre ai visitatori e dimostra che l’approccio al mondo della cultura dell’isola della laguna può rinnovarsi e parlare a un pubblico in cerca di stimoli non convenzionali. Lo fa intrecciando relazioni, storie, miscelando pubblico e privato, dialogando tra passato e presente e investendo sulla qualità, non sulla rendita che l’immagine e il nome di Venezia potrebbero garantire senza impegno.

Così un palazzo, una “casa”, seppur gloriosa e magnificente nell’aver ospitato nei secoli una delle famiglie che hanno fatto la storia della Serenissima, mantiene il suo connotato di Domus, quella nobile familiarità degli ambienti che viene esaltata dal nuovo allestimento del Portego, l’immenso salone che domina il piano nobile, ora adornato con 12 tele realizzate appositamente per quello spazio dal celebre artista tedesco Gerog Baselitz.

È questo il nucleo di Archinto, la mostra curata da Mario Codognato e prodotta da Gagosian in collaborazione con Venetian Heritage, che comprende 24 tele e 4 sculture di Baselitz in grado di dialogare perfettamente con l’anima della dimora storica e in particolare con le dodici tele realizzate appositamente per la Sala del Portego – che rimarranno in comodato a lungo termine al museo – collocate nelle originarie cornici settecentesche a stucco, dove fino all’800 campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani.

A completare l’approccio concreto e qualitativo del Museo di Palazzo Grimani, frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, troviamo l’intervento sulla Sala del Doge dove, attraverso un attento studio delle fonti storiche, i curatori Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, hanno potuto ricollocare all’interno della sala venti sculture, tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale.

Il Museo di Palazzo Grimani si conferma dunque uno degli attrattori culturali veneziani che hanno saputo continuamente rinnovarsi – dalle strutture ai contenuti alla comunicazione – e uno dei punti di riferimento per chi sull’isola cerca stimoli, percorsi, visioni diverse da quelle canoniche.

Dal 20 maggio 2021 il Museo riapre al pubblico con le seguenti modalità:

𝐎𝐫𝐚𝐫𝐢
– dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00, ultimo ingresso 18.30, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒
– sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00, ultimo ingresso 18.30, 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 24 𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑙 𝑛. +39 041.5200345

Restano in vigore le norme di sicurezza e distanziamento previste dai protocolli per l’emergenza Covid-19.