“L’Uomo Fedele” di Louis Garrel

Dopo il suo primo lungometraggio, simpatico, ma non del tutto convincente, Due Amici, Louis Garrel scrive con Jean-Claude Carrière una commedia essenziale nei suoi 75 minuti e tragicomica nel saper parlare di amore, morte, sesso e tradimenti.

Abel (Louis Garrel) è un uomo buono, ai limiti leciti dell’innocenza – si ferma un attimo prima di essere un totale idiota – convive con l’intraprendente Marianne (Laetitia Casta). Quando gli comunica di essere incinta, di un loro amico in comune, Abel imperturbabile per lo shock, senza fare storie va via di casa. I due si rivedono dopo circa otto anni, al funerale del marito di Marianne, morto improvvisamente. E complici il lutto e le chiacchiere tornano insieme sprigionando il carattere spigoloso del figlio della donna e la gelosia della cognata Eve (Lily-Rose Depp), ex bambina innamorata di Abel, ora giovane donna attratta dall’uomo.
Louis Garrel e Jean-Claude Carrière indagano con levità e agilità i sentimenti amorosi, le scelte, il desiderio e il suo appagamento. Nulla di greve né tantomeno di immortale. Tuttavia l’umorismo e la freschezza, che descrivono atmosfera e personaggi, riescono a dare un tocco di realismo e a questo si aggiunga il fatto che Garrel sa stare dietro la macchina da presa. Insomma, una commedia brillante che gioca con il romanticismo, il dramma e il mistero.