Dalla commediografa Tina Fey, Mean Girls è un gradevole teen movie senza troppe pretese, trasposizione cinematografica del musical del 2018, a sua volta ricavato dal blockbuster Mean Girls di Mark Waters del 2004.
Cady Heron (Angourie Rice) arriva alla North Shore High School dopo anni di scuola a casa, in Kenya, con la mamma, ricercatrice scientifica. La vita nella savana non era facile, ma aveva i suoi lati positivi.
Ben diverso e quasi traumatico è l’impatto con la nuova realtà scolastica, e Cady trova un po’ di comprensione e conforto solo nei due outsider della scuola, Janis (Auli’i Cravalho) e Damian (Jaquel Spivey).

Ma il caso la fa accettare anche nel gruppo delle Plastics, dominate da Regina George (Reneé Rapp) e dalle sue piccole seguaci, la pettegola Gretchen (Bebe Wood) e la non troppo sveglia Karen (Avantika).
Le Plastics, sono le ragazze più popolari della scuola, quelle che dettano legge, lanciano mode, decidono chi conta e chi no, e hanno anche un libro segreto in cui annotano giudizi perfidi sui loro compagni e sui professori. Presto Cady viene coinvolta nelle loro attività, convinta anche dagli amici Janis e Damian ad accettare gli eventuali rischi per scoprire cosa avviene veramente all’interno di quel gruppo così esclusivo.
Cady tuttavia compie un grave errore: prende una cotta per il suo compagno del corso di matematica Aaron (Christopher Briney) , l’ex ragazzo di Regina, diventando essa stessa una “preda” dei tormenti di Regina. Ma Cady non si dà per vinta e con l’aiuto dei suoi fidati amici Janis e Damian va al contrattacco e imparerà, come tutti i protagonisti del film, a trovare la sua strada nel mondo proprio imparando a navigare nelle perigliose acque della high school.

Scritto da Tina Fey, e basato sul libro Queen Bees & Wannabees di Rosalind Wisenman, Mean Girls, diretto da Samantha Jayne e Arturo Pérez Jr non si discosta dall’originale del 2004 diretto da Mark Waters per la trama, praticamente invariata, ma perde quel po’ di satira e di mordente per voler essere troppo politicamente corretto. Se è vero che oggi alcune battute sarebbero considerate offensive, alcuni piccoli episodi di satirica perfidia sono stati eliminati per lasciare il posto a colorati balletti, divertenti ma non eccezionali. Entrano anche, ovviamente, trattandosi di un teen movie del 2024, gli immancabili social media, con tutto il loro bagaglio di viralità.
La Regina di Reneé Rapp (che ha interpretato il personaggio anche nel musical a teatro) è più sensuale e meno insopportabile (cinematograficamente parlando) di Rachel McAdams nel 2004; la Cady dell’originale – Lindsay Lohan – fa un piccolo cameo verso la fine del film, ma è la diciannovenne Avantika, nel ruolo della “stordita” Karen (ruolo che fu di Amanda Seyfried nel 2004) a farci sorridere di più in questa versione edulcorata, anche grazie al migliore numero musicale, Sexy, che ironizza sugli stereotipi di genere. Restano nei due ruoli dei professori – come nell’originale – Tina Fey, Ms Norbury, e Tim Meadow, Mr. Duvall mentre il coach e insegnante di Salute e Sessualità umana è Jon Hamm.
Titolo originale: Mean Girls
Regia: Samantha Jayne and Arturo Perez Jr.
Interpreti: Angourie Rice, Auli’i Cravalho, Reneé Rapp, Jaquel Spivey, Avantika, Bebe Wood, Christopher Briney, Jenna Fischer, Busy Philipps, Tina Fey, with Tim Meadows
Prodotto da: Lorne Michaels, Tina Fey
Durata: 112 minuti
Sito Ufficiale: https://www.meangirls.com/home/
Uscita Italia (Cinema): 11 gennaio 2024