Torna, dal 2 al 5 maggio al Cinema Esperia di Padova, il Microfestival, la rassegna di “cinema veneto a km 0” arrivata quest’anno alla quarta edizione. Protagonisti, i lungometraggi girati in Veneto che non hanno avuto distribuzione: piccole produzioni che possono essere ora ammirate sul grande schermo, con l’idea, spiegano Giovanni Rattini e l’Associazione Esperia che hanno organizzato il festival, di “mettere in evidenza la professionalità di artisti, tecnici e maetsranze e di riconoscere i luoghi dove le storie sono state ambientate”.
I titoli in concorso sono tre: Piccola Terra di Michele Trentini, Venezia Impossibile di Wiliam Carrer e A presto, amore mio di Franco Vecchiato. Durante la serata finale ci saranno invece le premiazioni – da parte di una giuria composta esclusivamente di spettatori- e la proiezione di Oltre il Confine, film fuori concorso diretto da Andrea Azzetti e Federico Massa, che sarà proiettato in prima assoluta per la città di Padova.
Piccola Terra (2 maggio, ore 21), è un documentario del 2012 con immagini tratte dal film Fazzoletti di Terra di Giuseppe Taffarel del 1963. E proprio i “fazzoletti di terra” che si trovano tra Valstagna, Canale di Brenta, Vicenza sono i protagonisti della narrazione: un tempo coltivati a tabacco, poi abbandonati, vengono qui raccontati attraverso le storie di quelle persone che, in controtendenza rispetto ai più, proprio lì sono tornate per ridare nuova vita a quei luoghi.
Venezia Impossibile (3 maggio, ore 21), film del 2013, immagina una Venezia che non è mai esistita: se nel 1797 la città si fosse difesa, cacciando i conquistatori francesi, come sarrebbe ora? Truce e spietata e sotto il giogo di una dittatura nobiliare, la immaginano gli autori. In questa città indaga il Provveditor Capo Leonardo Rizzi. Il film è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Marco Toso Borella.
A presto, amore mio (4 maggio ore 21), docufilm del 2017, racconta un pezzo di storia delle Dolomiti, quello vissuto durante la Grande Guerra, attraverso la storia di Martina e di tante altre donne, protagoniste silenziose della quotidianità del conflito. A raccontare è Pio, il calzolaio di Colle Santa Lucia; tutto comincia quando Umberto chiede a Martina di posare per una scultura, ma il suo scalpello si blocca quando incontra un proiettile conficcato nel legno.
Oltre il Confine (5 maggio ore 20,30) è un docufilm del 2017 con Stefano Scandaletti attorno alla figura di Ettore Castiglioni, grande alpinista i cui diari sono stati curati da Marco Albino Ferrari. Proprio Ferrari guida lo spettatore nella narrazione: “affronta gli interrogativi sulla sua morte e svela i tormenti di un’anima in pena, dominata dal bisogno di fuggire dalla società e alla ricerca di una libertà assoluta”.
Biglietto d’ingresso 4 euro, abbonamento a tre film 10 euro. Info: FB MicroFestival