Ecco una di quelle storie d’amore che fanno sognare, ma non solo. C’è tanto da leggere tra le righe di questo nuovo romanzo edito in Italia da Sperling & Kupfer di Jessica Park, che si dimostra un’autrice straniera da amare, e forse anche da cui prendere spunto.
La trama ruota attorno a Blythe McGuire e Christopher Shepherd, due ragazzi a cui la vita non ha riservato il meglio. Entrambi vittime di traumi importanti – seppur diversi nel loro genere – si incontrano per un inspiegabile disegno del destino ed è scintilla dalla prima volta in cui i loro sguardi si incrociano. Per un qualche motivo a cui nessuno sa trovare una ragione, si sentono subito, a pelle, e non riescono a stare lontani l’uno dall’altro, eppure nessuno dei due è ancora pronto per amare se stesso, prima ancora dell’altro.
Così, se in un primo momento sembra essere Chris quello equilibrato capace di riportare a galla Blythe e di insegnarle a sconfiggere il dolore, ben presto si scoprirà che neppure lui è realmente riuscito a lasciarsi il passato alle spalle: la situazione si ritroverà allora a capovolgersi, con una protagonista femminile non più vittima e depressa, bensì cresciuta, maturata e finalmente in grado di salvare l’uomo a cui il suo cuore appartiene.
“Respira. Respira e basta. Non guardare indietro. E’ solo dolore”
Di fatto è tutto qui l’insegnamento che la Park ci consegna tra le pagine di una storia appassionata e sensuale, romantica, dolce, a tratti sofferta, in altri momenti magica: il concetto per cui la sofferenza si gestisce e si supera soltanto affrontandola, senza voltarsi dall’altra parte facendo finta di niente. Occorre al contrario lasciar entrare il dolore e viverlo fino in fondo con l’aiuto del respiro, della capacità di sentire il proprio corpo mentre viene trascinato giù, fino in fondo, per poi gradualmente risalire verso la superficie
Al di là del personaggio di Chris, un bel ragazzo con fisico scolpito, capelli scuri e occhi chiari che ovviamente non lascia indifferenti le lettrici, è però quel senso di protezione che trapela nel corso dell’intera storia da parte di entrambi a farci commuovere ben oltre il piacere di una lettura imperniata attorno a un amore tanto travolgente quanto complesso.
Cercava di dimostrare che l’avremmo abbandonato. Nessuno di noi lo farebbe mai. Ecco perché siamo tutti qui insieme: perché dopo aver combinato un disastro non si scappa. Si rimane e si resta vicini
Ed eccola la vera emozione che Jessica Park racchiude in “Sei in ogni mio respiro”. Senza sminuire la travagliata relazione tra i due protagonisti, il tira e molla, i colpi di scena, il triste passato e le numerose scene di sesso esplicito (forse un po’ troppe, nonostante sia la moda del momento), ciò che più di tutto tocca le corde del lettore è questo esserci sempre che quasi mai siamo capaci di emulare. In quanto uomini deboli e fragili, scappiamo di fronte a tutto quanto ci paia troppo intenso da sopportare o sfugge al nostro controllo. Ma sono le storie come questa che, senza utopia, ci mostrano l’esistenza di un’altra possibilità. Starà poi a noi scegliere.
“Sei in ogni mio respiro”, Jessica Park, Sperling & Kupfer, aprile 2016, pp. 375, 17,90 euro.