La Fondazione Haydn annuncia la nuova Stagione musicale, che prenderà il via il 30 settembre con un unico cartellone di 23 appuntamenti tra concerti sinfonici e opera.
Facendo propria la storica espressione utilizzata da Giorgio Strehler per l’inaugurazione del Piccolo Teatro di Milano, Una musica d’arte für alle, il Direttore artistico Giorgio Battistelli ha voluto sottolineare l’intreccio di stili e linguaggi diversi che caratterizzano i vari appuntamenti della Stagione 2025/26 della Fondazione Haydn. Per il triennio ottobre ‘25 – giugno ‘28 accanto al Direttore musicale Ottavio Dantone e al Direttore ospite principale Thomas Dausgaard la Fondazione Haydn inserirà Alessandro Bonato nel ruolo di Direttore principale dell’Orchestra Haydn presente nelle Stagioni sinfonica e d’opera, sia affiancando il direttore artistico nella definizione del programma che sviluppando un rapporto continuativo per individuare un proprio percorso interpretativo.
Tra i grandi nomi del podio, la Stagione vedrà il ritorno del violoncellista Mario Brunello, la presenza di Michele Mariotti, Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma, e dell’ungherese Gábor Takács-Nagy, dal 2007 direttore musicale della Verbier Festival Chamber Orchestra.
Accanto ai grandi nomi della direzione d’orchestra, molti altri appuntamenti sinfonici saranno affidati ad alcuni tra i più interessanti giovani artisti della scena internazionale, per la prima volta alla guida dell’Orchestra Haydn. Tra gli interessanti giovani artisti invitati a dirigere l’orchestra per la prima volta alla guida dell’Orchestra Haydn figurano la direttrice toscana Vanessa Benelli Mosell; la ventottenne Glass Marcano, direttrice d’orchestra di origini venezuelane; Hossein Pishkar, iraniano classe 1988, perfezionatosi a Ravenna con Riccardo Muti; lo zimbabwese Vimbayi Kaziboni ; l’italo-tedesco Nicolò Umberto Foron, a soli 27 anni già assistente di Sir Antonio Pappano alla London Symphony Orchestra ; Dmitry Matvienko, 34enne bielorusso, Primo Premio e Premio del Pubblico all’ultima edizione della Malko Competition di Copenhagen.

Non solo grandi direttori d’orchestra, ma anche giovani solisti acclamati sulla scena internazionale: la nuova Stagione sinfonica vedrà esibirsi il violista inglese Timothy Ridout , Arsenii Moon, vincitore del 64° Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2024, i violinisti Giuseppe Gibboni e Mira Foron e il soprano armeno Hasmik Torosyan.
La stagione sinfonica
Accanto al repertorio storico, la Stagione presenterà in prima esecuzione assoluta due nuove commissioni della Fondazione Haydn: Gli ultimi giorni di Garibaldi del compositore romano Alessandro Meacci, classe 1997, specializzato in musica elettronica ; Púrpura, concerto per viola e orchestra di Filippo Del Corno, compositore milanese .
A questi si aggiungono le prime esecuzioni italiane di Entr’acte, brano per orchestra d’archi di Caroline Shaw e del Concerto per violino n. 1 del danese Niels Viggo Bentzon.
Il tema principale della Stagione, Una musica d’arte für alle, si svilupperà in quattro diversi indici tematici, utili a stimolare intrecci tra stili e linguaggi musicali anche molto diversi tra loro. La Stagione verrà inaugurata con un programma completamente dedicato al grande repertorio barocco tra Bach e Händel. Il concerto avvierà così il sottogruppo «Affinità elettive» in cui l’opera sinfonica di Beethoven sarà accostata alla Sinfonia n. 6 di Schubert, al Concerto per violino di Čajkovskij e all’Adagio e fuga K 546 di Mozart, oltre che alla Sinfonia n. 1 di Méhul, il Concerto per violoncello di Schumann all’opera di Weinberg o ancora i Quattro ultimi Lieder di Strauss alla Sinfonia n. 4 di Mahler. Altri indici tematici della programmazione «Attrazioni e contrasti», con l’accostamento delle Sinfonie di Haydn all’Intermezzo op. 8 del compositore mitteleuropeo Franz Schreker e Requies di Luciano Berio, e la serie «Moti e rivoluzioni» che celebrerà il 50° della morte di Šostakovič con le Sinfonie n. 1 e 9, attorno alle quali graviterà fra l’altro la musica di Verdi, Rachmaninov, Brahms e Beethoven.
Infine, «Passaggio a Nord-est» proporrà le Sinfonie n. 1 e 4 di Brahms e la Sinfonia n. 2 del compositore norvegese Svendsen.
La stagione lirica
Anche il cartellone Opera d’arte curato da Giorgio Battistelli registra un aumento del numero dei titoli proposti.
Ad inaugurare il nuovo cartellone sarà L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino, per la regia di Roberto Catalano e la direzione musicale di Alessandro Bonato. Seguirà il dittico formato da Il segreto di Susanna del veneziano Ermanno Wolf-Ferrari e La notte di un nevrastenico di Nino Rota, una produzione della Fondazione Haydn su regia di Stefano Vizioli. Fabio Cherstich curerà la regia de L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini (direttore Alessandro Cadario) e della prima esecuzione italiana dell’opera contemporanea Note to a Friend di David Lang, compositore statunitense già Premio Pulitzer 2008, la cui musica si ispira al minimalismo e al rock.
Con il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, la Fondazione Haydn inaugura inoltre un nuovo format di opera itinerante all’interno di castelli, palazzi, caffè e giardini più suggestivi del territorio regionale.
La campagna di acquisto e rinnovo degli abbonamenti partirà il 13 maggio 2025.
I biglietti singoli sono in vendita dal 9 settembre. Maggiori informazioni sul sito www.haydn.it
