Nasce l’Amadeus Factory – un “talent” per la musica classica
Sbarca sul web l’Amadeus Factory, il primo talent show dedicato ai giovani talenti della musica classica, ancora immersi nel loro percorso di studio in Conservatorio. Dopo un primo turno di votazioni, la giuria di esperti e il voto di una giuria popolare web delineano i nomi dei 10 semifinalisti che si affronteranno il 27 novembre al MAC di Milano. La finale, invece, è fissata per il 4 dicembre all’Auditorium laVerdi Fondazione Cariplo (un evento a ingresso gratuito, aperto alla città).
È la prima volta che un talent dedicato alla musica classica prende vita e, per di più, approda al web, sul portale di una delle più blasonate e lette riviste (da tempo anche online) dedicate alla “musica colta” in Italia. E il mondo musicale classico farebbe bene ad interrogarsi se non sia stato scoperto l’uovo di Colombo: che coniugando l’approccio meritocratico proprio del Concorso musicale allo stile comunicativo da talent show televisivo, non possa aiutare a smuovere e rinnovare, giù fino alle estremità più profonde delle sue radici, un universo musicale un po’ chiuso su se stesso, cui è difficile accedere dall’esterno e che nei suoi risvolti sociali sembra destinato ad una partecipazione sempre più rarefatta…? È ciò che si vuole dimostrare.
La selezione dei candidati, avviata in una fase di primissima scrematura dai Conservatori, va attraversando sin dai quarti di finale il giudizio imparziale di una giuria estremamente qualificata (presieduta dal direttore Daniele Rustioni, Direttore Principale dell’Opéra National de Lyon, ne fanno parte la pianista Beatrice Rana, premiata al van Cliburn nel 2013 ha iniziato una carriera vertiginosa che culmina nel 2017 con la nomina di Gramophone Award nella categoria “Young Artist of the Year”, Andrea Zucco, primo fagotto dell’Orchestra di Santa Cecilia, Matteo Magli, basso tuba dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, il violoncellista solista Giovanni Gnocchi, molto apprezzato da Yo-Yo Ma), sotto la supervisione dell’editore. La votazione “popolare”, affidata al pubblico dei votanti web, è intervenuta nella selezione di due dei semifinalisti – tramite il giudizio (“like”) impresso alle performance pubbliche, visibili sul sito dell’editore – che si affronteranno il 27 novembre.
“The medium is the message”, spiegava McLuhan, ed è proprio nel “come” venga usato il mezzo in questione che risiede l’interesse dell’operazione. Perché un siffatto Web Contest, che approda quindi sul più democratico dei mezzi di comunicazione, non vuole affatto essere luogo aperto alle espressioni di giudizio qualunque né qualunquiste: il patto tra il produttore e l’ascoltatore musicale classico resta invariato. Ci vuole competenza.
Il progetto, ideato da Biagio Scuderi (Amadeus), di cui YAMAHA è main partner, ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati, l’apprezzamento formale del Senato.
Per chi ne volesse sapere di più, partecipare, o ripercorrere le tappe di lancio dell’iniziativa, sin dal lancio dello scorso 27 ottobre: