OPER.A 2023 – When Night Falls

BOLZANO – La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ha presentato il Programma OPER.A 2023 il 3 gennaio scorso. “Attraverso questo programma – ha sottolineato la Direttrice Monica Lossla Fondazione Haydn punta a rafforzare le proprie sinergie con importanti istituzioni culturali italiane ed estere lavorando attivamente con piattaforme internazionali come Fedora e Opera Europa. Questo tipo di relazioni è vitale perché favorisce la circuitazione delle produzioni in un’ottica di sostenibilità, così come un virtuoso scambio di idee e pratiche innovative a tutti i livelli”.

When Night Falls – Il programma OPER.A 2023

Quattro viaggi nell’ignoto, quattro sconosciuti paesaggi dell’animo: “an awfully big adventure”.  Il calendario si apre con un progetto che ha debuttato nel giugno 2021 all’Akademietheater di Vienna: il musicista, songwriter e attore Oliver Welter e la pianista e performer Clara Frühstück presentano una nuova interpretazione di uno dei più brillanti cicli di Lieder del periodo romantico, il Winterreise di Schubert (Teatro Comunale di Bolzano, 19/03/23).

Peter Pan – The Dark Side (Teatro Comunale di Bolzano, 25 e 26/03/23), prima assoluta e seconda opera commissionata dalla Fondazione Haydn a compositori dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, condurrà il pubblico verso un universo distopico e oscuro fra echi di cultura pop, opere d’arte digitale, rimandi al gaming e alle atmosfere di serie televisive cult della generazione Z, come Euphoria e This is England. La regista britannico-irlandese Daisy Evans ha creato per i personaggi di questo Peter Pan, fra cui una Wendy adolescente in balia dei social media, una sorta di “Neverland digitale” resa ancor più caleidoscopica dalle musiche del compositore austriaco Wolfgang Mitterer e dal racconto del regista britannico David Pountney.

A distanza di sei anni dal successo di The Raven, ritorna il compositore Toshio Hosokawa con Hanjo (Teatro Sociale di Trento, 01 e 02/04/23), opera tratta da Five Modern Nō Plays di Yukio Mishima, ispirata a una rappresentazione Nō, tradizionale forma di teatro sorta in Giappone nel XIV secolo. Storia d’amore fra una geisha, Hanako, e il suo giovane amante, Yoshio, Hanjo è una struggente e ipnotica opera da camera sul tema dell’attesa, esempio di narrazione giapponese realizzata da uno dei più importanti compositori di musica contemporanea. Questa versione, celebrata a livello internazionale per la sua delicatezza astratta, debutta a Trento con la direzione musicale di Marco Angius e la regia e le coreografie di Luca Veggetti.

Ultimo tassello della programmazione, dopo oltre 18 esecuzioni e numerosi riconoscimenti, approda a Rovereto, città natale del regista Filippo Andreatta del Collettivo teatrale OHT, lo spettacolo-concerto Curon/Graun (Teatro Zandonai di Rovereto, 04/04/23). L’opera, che ha vinto la prima edizione del concorso di teatro musicale Fringe ed è prodotta dalla Fondazione Haydn, mette in scena in forma di installazione musicale il destino del paese di Curon, allagato nel 1950 dopo la costruzione del lago artificiale di Resia per la produzione di elettricità. Portata in scena per la prima volta nel 2018, oggi – nel pieno di una crisi energetica, di cambiamenti climatici, di una guerra e di movimenti migratori di dimensioni epocali – la pièce solleva quesiti più che mai attuali.

Focus on: Peter Pan – The Dark Side

Peter Pan – The Dark Side, la nuova produzione d’opera della Fondazione, vede collaborare il librettista David Pountney, la regista Daisy Evans, il compositore e musicista Wolfgang Mitterer e il direttore d’orchestra Timothy Redmond. Il team artistico scelto da Matthias Lošek ha accolto la scelta della Fondazione Haydn di comporre una produzione d’opera che scardinasse un classico della letteratura per l’infanzia attualizzandolo e mettendo al centro della scena la solitudine, lo spaesamento, le fragilità delle nuove “generazioni digitali”.

La lettura che portiamo in scena è più vicina all’originale, più dark. – sottolinea Matthias Lošek – Solleva interrogativi come: cosa significa volare verso l’Isola che non c’è? Cosa vuol dire sedurre i bambini e condurli fin lì? Cosa significa non voler crescere?”. Su questa scia si muove il libretto di David Pountney: “Le storie possono essere lette come innocenti fantasie… ma tutte, come i miti, incarnano potenti verità umane. Le possiamo quindi interpretare scegliendo un registro molto più oscuro o addirittura una chiave psicologica. Ad esempio, quando si affronta un romanzo in cui dei bambini vengono convinti a saltare da una finestra e a credere che saranno in grado di volare, viene naturale chiedersi che cosa sta realmente accadendo loro. Sono in mani sicure o rischiano di essere sfruttati e danneggiati? Questo è stato il mio punto di partenza per Peter Pan”.

La regista Daisy Evans, che il pubblico ha già potuto conoscere nel 2019 con la silent opera Vixen, abbraccia in pieno lo spirito originario dell’opera e lo porta ai nostri giorni, mettendo in scena una storia di crescita e perdita dell’innocenza: “Peter Pan – sottolinea – parla di quanto è pericolosa la nostalgia che molti adulti hanno della loro gioventù. Ma parla anche del desiderio degli adolescenti di essere il prima possibile grandi: vediamo Wendy, una giovane adolescente, intrappolata in un vortice di influenze che arrivano dai social media. L’opera affronta temi come la pressione a cui i giovani sono oggi sottoposti e il lato pericoloso di questa Neverland digitale”.

La musica che percorre Peter Pan è una creazione del pioniere dell’elettroacustica Wolfgang Mitterer che ha dato vita a un tessuto musicale capace di percorrere ogni venatura del racconto – dai momenti più oscuri a quelli più umoristici e leggeri – mixando elettronica, orchestra e voce, jazz e classica. Fra echi che riportano alle sonorità di Porgy and Bess di Bill Evans e Salomè di Richard Strauss, ogni personaggio si muove, come dentro un vestito tagliato su misura, all’interno di un proprio mondo sonoro.

Guida l’imponente ensemble musicale composto dall’Orchestra Haydn, dagli otto interpreti che danno voce ai personaggi di Peter Pan e al coro dei pirati e dei “lost boys”, il direttore d’orchestra Timothy Redmond, apprezzato a livello internazionale nella direzione di progetti di musica contemporanea.

Peter Pan – The Dark Side è una commissione della Fondazione Haydn con il supporto della Ernst von Siemens Musikstiftung. L’opera, coprodotta insieme al Tiroler Landestheater, dove debutterà nel corso del 2024, ha ottenuto il patrocinio del Forum Austriaco di Cultura a Milano e il supporto del British Council.

Maggiori informazioni su www.haydn.it