Preparatevi a commuovervi piangendo paillettes e lustrini, e allenatevi a frenare la voglia di alzarsi e ballare cantando a squarciagola (a meno che i gestori dei Cinema non organizzino proiezioni a tema), Rocketman è una fiammeggiante biografia in musica di Elton John.
Scritto da Lee Hall (Billy Elliot, War Horse, Victoria e Abdul), prodotto da David Furnish e autorizzato da Elton John stesso, diretto dall’attore e regista Dexter Fletcher, è un esuberante, monumentale, celebrativo musical biopic interpretato da Taron Egerton (Elton John) e Jamie Bell (Bernie Taupin/Sheriff miticissimo poeta/paroliere) cui andrebbero già conferiti ora, ad honorem, due Premi Oscar.
“Quando guardo il film, non vedo un attore” – ha rivelato Elton John parlando di Egerton – “vedo me, ed è una cosa straordinaria per un attore”
Che cosa amiamo di Elton John? E’ la domanda che (si) pone il regista. Il ricovero in una clinica per la disintossicazione da alcool e altro è il pretesto narrativo per raccontare la storia del cantante di Your Song.
Travestito da diavolo, tutto di piume, brillanti, corna e cristalli vestito Elton John, in vetta alle classifiche, abbagliante star dagli occhiali sgargianti, provocatore, divo di prime pagine patinate e non per i suoi eccessi, si presenta in una clinica prima le sue dipendenze diventino irreversibili, e ripercorre tutta la sua vita.
Così i ricordi di Elton prendono vita in un montaggio di dialoghi robusti con inserti da musical delle sue canzoni,sequenze di fantasia musicale, che sono dei veri e propri piccoli film dentro il film.
Parte dagli anni 50, con l’infanzia, abbandonato da un padre con lui sempre anaffettivo, mai capace di un abbraccio; il rapporto con una madre distaccata, imprigionata in una vita che non le piace; il patrigno, unica figura paterna cui resterà molto legato; una nonna affettuosa, che gli fa prendere da piccolo lezioni di piano; l’incontro in una casa discografica con i testi di Sheriff; il loro sodalizio/amicizia/sostegno che dura da una vita intera, un sentimento, un legame che sfiora il mito; l’incontro con l’arrivista manager John Rei che lo condurrà in circolo vizioso e devastante; il successo, il crollo, la rinascita al pari delle antiche leggende.
Ricordo dopo ricordo, Elton John inizia a spogliarsi di piume e lustrini, si distacca da quella parte autodistruttiva – di droga e alcool – di sé che lo aveva allontanato dalle sue radici e ritrova il bambino Reginald Dwight, fa pace con la sua infanzia (il finale del film è di una dolcezza straziante) per poter indossare nuovamente i suoi folli occhiali e guardare il mondo con più serenità.
Il titolo non è una canzone scelta a caso. Indica l’onestà con cui la macchina produttiva ha voluto mettersi all’opera per raccontare con sincerità il the rocket pilot/man, l’uomo, l’astronauta che ha paura della solitudine nel suo strabiliante viaggio spaziale.
Un progetto audace, non convenzionale, appariscente che decolla fin subito anche grazie ai costumi, accessori e occhiali di scena e non re-immaginati, ri-disegnati, ri-creati da Julian Day (che ha già vestito Malek/Mercury)- imperdibile la carrellata sui titoli di coda con il confronto dei costumi John/Edgerton.
Titolo originale: Rocketman
Nazione: U.S.A.
Anno: 2019
Genere: Biografico
Durata: 121′
Regia: Dexter Fletcher
Cast: Taron Egerton, Jamie Bell, Richard Madden, Bryce Dallas Howard, Stephen Graham, Tate Donovan, Harriet Walter, Steven MacKintosh
Produzione: Marv Films, Marv Studios, New Republic Pictures, Paramount Pictures, Pixoloid Studios
Distribuzione: 20th Century FoxData di uscita:
Cannes 201929 Maggio 2019 (cinema)