La Festa del Cinema di Roma, già dall’anno scorso, bandito lo spettro di una giuria e malgrado un trattamento ottusamente scostante e repressivo riservato da certa vigilanza, si conferma un pamphlet di proposte ad ampio raggio.

Il documentario, genere molto in auge ultimamente – scarsa fiducia negli attori? Budget insufficienti al finanziamento dei lavori di fiction? È la moda del momento? In soli tre anni Rosi con i suoi documentari porta a casa un Leone e un Orso d’Oro, e c’è pericolo che faccia l’en plein con gli Oscar – ha attratto il giovane Paul Dugdale (che già aveva diretto Coldplay Live 2012), per parlarci dalla rock band più longeva della storia del genere. In tempi di crisi, infatti, neppure la musica è risparmiata: forti cali nelle vendite e tour ridotti sempre più all’osso.

Rolling Stones Olè Olè Olè!: A Trip Across Latin America si concentra su dieci concerti tenuti dai mitici rocker in America Latina, nei primi mesi del 2016, compreso quello a Cuba (250mila persone!), dalla data incerta fino all’ultimo e primo nella storia del gruppo.

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I Rolling Stones sono sempre loro, dopo cinquant’anni di carriera; adrenalina pura si sprigiona dal singolo per raggiungere la band, passando per uno stuolo di fans di cui non si vede mai la fine, in un viaggio energetico magico e circolare, che non ha risparmiato neppure il pubblico in sala, non importa se appassionato o meno di rock.

Watts, drummer schivo, lontano dalle regole dell’apparire alla base dello show business, completa l’alchimia dei compagni proprio col suo defilarsi.

Malgrado mai schierati politicamente, in quei luoghi dall’impostazione sociale e culturale molto diversa, hanno rappresentato un simbolo di libertà assoluta contro privazioni e costrizioni imposte per generazioni. Due mondi rivoluzionari s’incontrano e si accolgono a vicenda, nonostante i rispettivi presupposti di ribellione siano del tutto estranei fra loro ma entrambi fortemente ancorati alla storia di un popolo.

Un proselitismo, quello degli Stones, inimmaginabile in un posto in cui la loro musica era proibita col rischio della detenzione, che convive con la Samba: sound nato fra i ceti meno abbienti e musica di convivenza fra Cielo e Terra, perché ancorata al senso profondo dell’Universo.

Anche la musica della rock band sembra scendere a patti con Dio e il Diavolo. Il gruppo si conferma icona di una libertà mai circoscritta e in quanto tale estremamente conservatrice nell’idea, orgogliosi di continuare a spingere i confini, fautori di un pionierismo costantemente attivo, di uno spirito creativo sempre più amplificato nel tempo e ancorato alla terra per tendere verso l’alto.

È un piccolo mondo – sostiene Dugdale in conferenza stampa – sono loro stessi a decidere su tutto; un’esperienza umana indimenticabile che supera i confini musicali.

Paul Dugdale alla Festa del Cinema di Roma - Foto © Romina Greggio
Paul Dugdale alla Festa del Cinema di Roma – Foto © Romina Greggio

Quest’ibrido fra documentario e fiction combina in modo originale un collage tra la geografia umana, le tradizioni dei luoghi visitati e il mondo dei Rolling Stones, senza tralasciare esplorazioni sociali, storiche e politiche, per mantenere aperta nel pubblico la domanda sui quattro rocker più famosi del mondo.

Il gruppo s’interessa molto alla conoscenza del Paese che di volta in volta li ospita. Per esigenze di spettacolo? Certamente sì: tutti loro sono consapevolmente gigioni e animali da palcoscenico. Ma anche perché la loro vitalità trae linfa e ispirazione dai territori e dalle persone che incontrano, verso cui si aprono come amici di vecchia data – con alcuni pare lo siano davvero – senza barriere di linguaggio né divistiche, eppure senza mai rinnegare le leggi dello spettacolo alla base del loro divismo.

Settant’anni e non sentirli, amicizie che durano da cinquanta, si confrontano e si affrontano continuamente, senza perdere mai la loro anima; la grande consapevolezza di essere stati fortunati nella vita ma anche di aver battuto una strada naturale sin dalla nascita, dentro la quale l’apertura verso l’altro resta il segreto del successo e la colonna sonora che continua a perdurare nel corso della loro esistenza.

Titolo originale: The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!: A Trip Across Latin America
Conosciuto anche come:
Nazione: Regno Unito
Anno: 2016
Genere: Documentario
Durata: 105′
Regia: Paul Dugdale

Cast: Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood, Charlie Watts
Produzione: JA Digital
Data di uscita: Roma 2016 – Selezione Ufficiale