SalinaDocFest inaugurato nel segno di Ugo Tognazzi con “La pazza voglia di vivere”

“Il 1922 ha dato molto, oltre a mio padre, Pasolini, Gassman e tanti altri”, ricorda Ricky Tognazzi, alla presentazione del suo film.

È così, tra gli applausi e i saluti anche di Giovanna Taviani, protagonista del SalinaDocFest, inizia il film “La pazza voglia di vivere”.premio Pisti 2022. Testimonianza, foto, riprese private, battute, programmi storici della Rai e tanta malinconia.

I testimoni parlano a noi e a Ugo, come se non fosse mai andato via, ne parlano come di un amico che si è “momentaneamente” allontanato. Una grande presenza, troppo perchè basti la fine per accantonare.

Oltre ai figli, Thomas, Gianmarco e Maria Sole, Ugo avevo già “progettato” con successo quella che noi oggi definiremo “famiglia allargata”, dove esisteva una normale convivenza ed ognuno portava qualcosa nel calderone della vita di questo grandissimo interprete, ma soprattutto uomo.

La carrellata di amici, registi, produttori e persino l’amico cuoco e la governante di casa Tognazzi, hanno parole delicate e un grande e universale “grazie”.

Il docufilm si sofferma anche su Cremona, città natale di Ugo, la passione per la Cremonese, oltre alla cucina di cui tutti sappiamo, alle famose estati a Torvajanica e alla malinconia della vecchiaia.

Di certo non manca la commozione, rivedere tutti i grandi che non ci sono più in un unica scena, lascia senza fiato. Un grande esempio è il film “La Terrazza” di Ettore Scola, del 1980.

In un unico soggetto e luogo, i grandi del cinema, Mastroianni, Gassman, Trintignant, Stefania Sandrelli, Maselli e molti altri.

Un ottimo soggetto quello di Ricky Tognazzi, perchè non solo fa ricordare e rivedere chi già conosce e non ha mai dimenticato il padre, ma un mezzo molto utile per arrivare anche ai giovani, a quelli che non hanno avuto modo di conoscerlo quando c’era, per quelli che hanno voglia di attraversare la carriera di un grande attore e vedere, magari per la prima volta, un grande uomo recitare.

Buona visione!