Si alza il sipario su “Democratica come la poesia”, l’VIII edizione di Similitudini Festival

Si alza il sipario su Similitudini, il festival dedicato alla poesia e al suo rapporto con le altre arti. Per la sua edizione numero otto, dal titolo Democratica come la poesia, Similitudini torna alle sue origini fondative con un tema fortemente connesso all’essenza stessa della kermesse, quella di favorire una visione aperta e popolare del testo poetico. Poesia, dunque, che esce dalle torri di avorio e si sporca nel fango delle vie urbane, poesia come qualcosa di quotidiano, come la strada, e necessario come la democrazia.

Da venerdì 4 ottobre a domenica 6 ottobre, a Jesi, mostre, performance, installazioni, presentazioni di libri, concerti e talk tra la Biblioteca Planettiana ed altri luoghi della città, per la manifestazione nata da un’idea dell’associazione Liberi Pensieri di Trecastelli, in collaborazione con il Comune di Jesi e la Biblioteca Planettiana.

Si parte il 4 ottobre alle 19 alla Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana con il talk sul libro Ogni cosa è per Giulia. Antonio Gramsci e Giulia Schucht: una storia d’amore, alla presenza dell’autrice Lucia Tancredi, scrittrice appassionata delle vite degli altri, tra cui, appunto, quella di Giulia Schucht, musicista di talento, cittadina di una terra, l’Unione Sovietica governata da un uomo d’acciaio, splendida lupa che vive sull’orlo di un baratro. Ma quando incontra Antonio Gramsci e gli si consegna perdutamente, incappa nel punto cieco dell’amore.

Alle 21, sempre alla Sala Maggiore della Biblioteca, l’incontro Dietro la voce con Michele Boreggi, sound designer di alcuni dei podcast più di successo in Italia, da quelli di Pablo Trincia alla Città dei vivi di Nicola Lagioia. Nel settore del podcast da quando questo era cosa per pochissimi, Boreggi è oggi una delle persone più titolate per raccontare questo mondo da dentro. Lo farà intervistato dal giornalista ed autore di podcast Matteo Belluti, approfondendo la scelta del tema, delle parole da usare e anche degli abbinamenti tra parole e suoni e dell’utilizzo in questi prodotti contemporanei di espedienti retorici del mondo poetico.

Sabato 5 ottobre, dalle 18 alle 21 torna a Similitudini il teatro in loop, con una nuova storia. In scena Estrema come la poesia Vol. II, spettacolo teatrale per 8 partecipanti e in 8 repliche sulla vita di Ken Saro-Wiwa. Lo spettacolo si inserisce nel filone caro a Similitudini degli spettacoli sulla vita dei poeti, come quelli su Jean Baret e su Dino Campana realizzati nelle scorse edizioni, usando lo spazio scenico della Sala dei Mappamondi della Biblioteca per raccontare, attraverso la performance dell’attore Paolo Mazzanti, la vicenda poetica e umana del poeta nigeriano Ken Saro-Wiwa, che pagò con la vita la sua aperta opposizione allo sfruttamento messo in atto dalle compagnie petrolifere in Africa.

Ormai indissolubilmente legata a Similitudini, di cui è testimonianza, ma anche laboratorio di idee e di riflessione sui temi che attraversano la manifestazione, COME, la rivista ufficiale del Festival, che vedrà il suo secondo numero presentato alle 19 alla Biblioteca Planettiana. A firmare i contenuti di questo n. 2, oltre ai direttori artistici del Festival Alessandro Moscatelli e Nicoletta Carnevali: Silvia Barocci, docente di lingua inglese; Chiara Conti, poetessa e giocattolaia; Simone Calzolaio, docente di Diritto Costituzionale – Università degli studi di Macerata; Robert Ghattas, matematico e docente di scuola superiore, divulgatore scientifico; Francesca Casci Ceccacci, panificatrice, fondatrice di Pandefrà; Giovanni Masuzzo, segretario provinciale FLC-CGIL Ancona.

Alle 21, sempre di sabato 6 ottobre, di nuovo alla Sala Maggiore della Biblioteca l’esclusivo concerto-talk di Lorenzo Monguzzi L’arte è dei poveri. Chitarrista, cantante, cantautore, compositore, attore, eclettica voce ed anima per oltre un decennio del trio acustico Mercanti di Liquore. Monguzzi presenterà uno spettacolo che comprende sia i nuovi brani da solista, sia il repertorio dello storico gruppo. Con il suo La musica è dei poveri ha segnato profondamente la nascita del progetto Similitudini, come anche il suo impegno con il Teatro civile di Marco Paolini.

Evento conclusivo, in collaborazione con Ortolibreria, alle 19 di domenica 6 ottobre, alla Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana, la presentazione del libro finalista Premio Strega 2024 e candidato Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante 2024 Autobiogrammatica di Tommaso Giartosio. Un volume che è un gioco sorprendente e vertiginoso: il racconto di un’esistenza – unica e comune – come la storia di un linguaggio. La lingua come origine della coscienza e del mondo, genealogia degli affetti, identità e disidentità, filtro per lo sguardo, sola possibilità di dare un senso a ciò che abbiamo vissuto. La lingua madre e la lingua salvata. La lingua che non è soltanto restituzione poetica del racconto, ma sostanza stessa di questo racconto. Tommaso Giartosio, redattore di Nuovi Argomenti e voce di Fahrenheit su Radio 3, traccia tutti i legami che connettono l’apprendistato dell’alfabeto al vissuto di ciascuno.

Anche quest’anno Similitudini entra a scuola con un progetto di formazione sul tema Poesia e Democrazia, in collaborazione con il Liceo Artistico Mannucci, sezione di Jesi. Gli studenti delle classi quinte dello scorso anno scolastico hanno lavorato su alcuni testi poetici e, con la guida di alcuni insegnanti, hanno trasformato in immagini alcuni versi. Questi lavori saranno esposti per la città di Jesi, in un percorso dalla Biblioteca, luogo di libri e parole, alla Pinacoteca, luogo principe dell’arte, ed attraverso un QR code sarà anche possibile ascoltare la poesia che l’immagine rappresenta. La mostra sarà presentata poi alle 18 nell’ultima giornata del Festival, il 6 ottobre.

Info: www.similitudini.it.