Tutti vorremmo essere liberi e felici come Tony Hawk, il campione americano di skateboard. Soprattutto Sam, sedicenne come tanti con la passione per la tavola e una mamma giovane giovane di 32 anni (e una nonna di 48). Per sfatare la maledizione familiare basata sui multipli del 16, che la madre chiama in causa spesso e volentieri, Sam pensa bene di fare sesso non protetto con la bella coetanea Alice. E per magia, la tabellina generazionale prosegue. Ma fare un figlio a sedici anni ti rovina la vita? Tra moniti e consigli esterni, i due adolescenti troveranno la loro (complicata) strada.

Si inizierà a parlare di tendenza, di cinema italiano pro life. Di fatto, è solo una coincidenza che due film simili (con le rispettive peculiarità) come Piuma e Slam abbiano visto la luce a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Sembra strano, ma solo perché siamo in Italia, che un paese per giovani non è, nemmeno al cinema, quando di giovani si parla (tralasciando volutamente i Muccino’s, e vari instant movie nati da star del web o della tv). Evitando dunque di attribuire un valore politico comune a progetti cinematografici che di analisi dello spirito del tempo hanno ben poco, pensiamo a Slam – Tutto per una ragazza per la commedia che è.

Il talento di Andrea Molaioli, giustamente lodato per l’ottimo esordio di La ragazza del Lago, prova a trovare un’altra strada, a raccontare una storia di formazione e futuro, di libertà e responsabilità. Proprio qui si scontra invece con la banalità della vita quotidiana che, seppur in circostanze inusuali, non manca di appiattire esistenze tanto umane quanto poco straordinarie. Così, l’innocenza del giovane Sam, i suoi flashforward notturni e i suoi dubbi diventano una carrellata un po’ banale di situazioni leggere e fin troppo sdrammatizzate.

La ricerca di un tono divertente e spensierato, così come il commento fuori campo del vero Tony Hawk, risulta vagamente artificioso e toglie naturalezza a un racconto di formazione che, al contrario del romanzo di Nick Hornby da cui Slam è tratto, non diverso da tanti altri.