Con inspiegabile ritardo esce in Italia Soldado – titolo originale Sicario: Day of the Soldado diretto da Stefano Sollima. Se il titolo (originale) vi ricorda qualcosa, ebbene sì, Soldado potrebbe essere l’inizio di un nuovo franchising. Per il momento questo secondo capitolo ha alcune cose in comune con il Sicario del 2015 diretto da Denis Villeneuve. Qui, tuttavia, la storia è indipendente e apre nuovi scenari nella guerra alla droga e ai cartel messicani, che hanno spostato la loro attenzione sul business – più redditizio – del traffico di esseri umani in fuga verso gli Stati Uniti.
Non c’è bisogno, insomma, di rivedere il primo Sicario, peraltro disponibile su Netflix. Stessi interpreti, gli attori Josh Brolin e Benicio Del Toro, stesso sceneggiatore, Taylor Sheridan, ma diversa l’operazione paramilitare condotta dagli Stati Uniti tra Messico e Texas, sempre oltre il limite della legalità. E diverso il regista, l’italiano Stefano Sollima, che lavora in trasferta a Hollywood, lasciando il segno del suo stile di regia.
Un elicottero segue un gruppo di persone al confine tra Messico e Texas. Una serie di esplosioni in un supermercato a Kansas City. Un terrorista catturato in Somalia e interrogato a Djibuti. Una riunione a Washington. Il governo degli Stati Uniti sospetta che i cartel messicani che controllano il mercato della droga favoriscano l’ingresso di terroristi negli States. L’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) mette insieme una squadra speciale e richiama il misterioso Alejandro, Benicio del Toro, ex pubblico ministero diventato sicario. La famiglia di Alejandro è stata uccisa anni prima dagli uomini di uno dei “re” dei cartelli, Carlos Reyes.
L’obiettivo della squadra, ma soprattutto di Alejandro, è rapire la dodicenne figlia di Reyes, Isabela (Isabela Moner) addossando la colpa a una banda avversaria, per esacerbare una situazione già tesa. Creare caos, insomma, per permettere agli Stati Uniti di esercitare controllo. Ma qualcosa va storto, l’operazione viene chiusa, la ragazza e Alejandro – che stanno scappando nel deserto – diventano un danno collaterale da eliminare. L’agente federale Matt e il Sicario Alejandro sono improvvisamente di fronte al dilemma: salvare la ragazza o se stessi?
Apparentemente a margine, in realtà con un ruolo decisivo, la storia del giovane Miguel, quattrodicenne americano di origini messicane arruolato da un piccolo boss per far da guida alle persone che superano di notte il confine.
Il regista italiano Stefano Sollima ha un innato talento nel raccontare le connivenze tra potere e malavita. Vuoi che sia il mondo politico della Roma di Suburra, la violenza della Napoli della serie Gomorra o, come qui i trafficanti di droga e esseri umani in Messico. In Soldado, Sollima gira con mano ferma e uno stile essenziale che funziona molto bene con la scarna sceneggiatura di Taylor Sheridan e con la colonna sonora di cupe e ripetitive sonorità, firmate dalla collaboratrice islandese di Johan Jonahsson, autore scomparso delle musiche del primo Sicario. Sollima riesce a bilanciare bene azione e suspense, non disdegna il thriller e qualche momento quasi western sui nastri di asfalto che attraversano le pianure di Texas e Messico.
Soldado è intricato e coinvolgente, con una bella dose di tensione dall’inizio alla fine e obiettivo puntato sulle zone grigie dei protagonisti, che sono sì, assassini, a volte brutali, ma possono mostrare un lato umano. E lo fanno.
Qualche anno fa il regista Stefano Sollima ha dichiarato in una intervista che preferisce girare film di intrattenimento. Ecco: Soldado intrattiene benissimo.
Soldado
Tirolo originaleç Sicario:Day of the Soldado
Nazione: USA, Italia
Anno: 2018
Durata: 124′
Regia: Stefano Sollima
Sito Ufficiale:
Cast: Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo, Catherine Keener, Matthew Modine,
Produzione: Black Label Media, Rai Cinema, Thunder Road Pictures
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 18 ottobre 2018 (cinema)